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In nome della ragione. Cosa ci rende umani?
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In nome della ragione. Cosa ci rende umani? - Lewis Mumford - copertina
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In nome della ragione. Cosa ci rende umani?

Descrizione


Le conquiste della tecnica e una certa meccanizzazione dell'esistenza hanno condotto a esaltare la tecnologia come esempio di razionalità perfetta, oggettiva e priva di errore. Ma la ragione della macchina è diversa dalla ragione umana, e pensare che il progresso tecnologico non riguardi anche la sfera spirituale significa aver capito ben poco della ricchezza presente nell'animo di ogni individuo. Soltanto in nome di una ragione liberata da questo equivoco è possibile riappropriarsi della fonte stessa di tale ricchezza: l'amore, l'unico elemento in grado di ricomporre la frattura che ha separato ragione ed emozione e di restituire senso a una tecnologia altrimenti senza scopo e significato. Ed è proprio questa la sfida nella quale, secondo Mumford, si gioca il destino dell'uomo moderno e in definitiva della nostra specie.
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Dettagli

DNA
2016
31 marzo 2016
200 p., Brossura
In the name of sanity
9788898220403

Conosci l'autore

Lewis Mumford

(Flushing, New York, 1895 - New York 1990) scrittore statunitense. Noto soprattutto come urbanista e sociologo, manifestò già nella sua formazione eclettica e nell’avversione allo specialismo, la tensione verso una cultura «organica» capace di conciliare arte e tecnologia e di ricomporre l’immagine frantumata dell’uomo. I suoi maestri riconosciuti furono i grandi scrittori americani di metà Ottocento, Emerson e Whitman (studiati nel saggio sulla cultura americana tra il 1830 e il 1860 Il giorno d’oro, The golden day, 1926) e i ricercatori sociali contemporanei: T. Veblen e soprattutto P. Geddes, pioniere del movimento urbanistico britannico. Il suo singolare itinerario personale lo portò dall’indagine dell’utopismo (Storia delle utopie, The story of utopias, 1922) alla ricerca, nell’opera...

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