Descrivere questo romanzo per le tantissime implicazioni e sfumature che lo caratterizzano, non è facile, ma come asserisce Nabokov stesso nella postfazione del romanzo possiamo dapprima considerare "Lolita" la storia d'amore tra l'autore e la lingua inglese.
Da dove nasce l'idea per questo romanzo? Esiste un breve racconto, dal titolo "L'incantatore" che può essere considerato il "primo piccolo palpito" di "Lolita".
Il romanzo è particolarmente complesso, sia per il tema affrontato che per le tantissime interpretazioni che possono scaturire dopo la sua lettura. Benché Nabokov si tenga alla larga dall'ossessiva ricerca di un significato, è innegabile che si diverta ad inserire parallelismi, simbolismi e diverse chiavi di lettura, anche quelle che non condivideva. Difatti, l'autore non era un amante di Freud e delle sue teorie e questo atteggiamento canzonatorio nei confronti della psicoanalisi si respira un po' in tutto il romanzo.
La psicologia dei personaggi è ben tratteggiata e sempre sotto gli occhi del lettore, che quindi è spinto a scoprire cosa ci sia nella mente di un uomo che ama le ragazzine.
Un altro aspetto rilevante, a mio avviso, è l'ambientazione. A tratti il romanzo assume l'aspetto di un masterpiece della beat generation, rifacendosi al romanzo on the road americano, ma i luoghi ricostruiti da Nabokov non esistono, i loro nomi si rivelano essere giochi di parole e indizi sul destino dei personaggi.
La scrittura raggiunge vette inarrivabili, è spesso allusiva, simbolica e dice più di quanto non voglia veramente.
In conclusione, "Lolita" non è ascrivibile ad un solo genere letterario, ma è molto di più. Lolita, infatti, è una storia d'amore, una tragedia, una commedia, un romanzo di velato erotismo, un'autobiografia, un'indagine psicologica, un noir.
€ 11,40
Vuoi ricevere informazioni su i tuoi prodotti preferiti?
Prenota e ritira il tuo prodotto nel Negozio più vicino
Verifica la disponibilità e ritira il tuo prodotto nel Negozio più vicino

Descrizione
Un'avvenente ragazza seduce un maturo signore.
Dopo aver letto il libro Lolita di Vladimir Nabokov ti invitiamo a lasciarci una Recensione qui sotto: sarà utile agli utenti che non abbiano ancora letto questo libro e che vogliano avere delle opinioni altrui. L’opinione su di un libro è molto soggettiva e per questo leggere eventuali recensioni negative non ci dovrà frenare dall’acquisto, anzi dovrà spingerci ad acquistare il libro in fretta per poter dire la nostra ed eventualmente smentire quanto commentato da altri, contribuendo ad arricchire più possibile i commenti e dare sempre più spunti di confronto al pubblico online.
Recensioni
Totale delle Recensioni
Perché ho amato Lolita e perché, a prescindere da tutto, lo ritengo un capolavoro.
Scritto da Gildail 05 maggio 2016Storia dell'inadeguatezza umana
Scritto da elenail 20 agosto 2011 Lolita è un libro abbastanza difficile da commentare.
Parla di una ragazzina, Lolita appunto, o Dolores, o Lo e del suo patrigno.
La storia, penso, sia nota a tutti: Lolita preadolescente viene sedotta dal patrigno. E per molti la storia si limita a questo, ad un racconto vagamente erotico, un on the road un po' noioso ed un epilogo che neppure il miglior Zola avrebbe potuto immaginare.
Anch'io devo confessarlo, mi ero fermata a questo grado dell'analisi del testo, e a guardarlo da questa prospettiva questo libro mi aveva molto delusa.
Il libro si può dividere in tre parti: la prima, in cui si racconta la vita del patrigno Humbert Humbert prima di incontrare Lolita, la seconda in cui si parla del matrimonio di Humbert con la madre di Lolita e di come, alla fine, il professore si mette in viaggio con la figliastra, la terza, in cui si parla della vita di Humbert dopo Dolores.
La prima parte è abbastanza avvincente, la seconda una noia mortale, la terza, riscatta un intero libro.
Io penso che la costante di questo libro sia l'inadeguatezza umana. Il desiderare qualcosa che non si può avere, ed anche se si riesce ad ottenerlo si scopre poi che non è affatto come lo avevamo immaginato. Il non sentirsi abbastanza e far di tutto per diventarlo. Il non avere nulla e far di tutto per far credere al mondo di avere invece tutto ciò che si desidera. Il vuoto che c'è dentro e cerchiamo giornalmente di riempire nel modo più comodo, più affascinante.
Come ho detto all'inizio non è semplice commentare questo libro, è così pieno di spunti e di "cambiamenti di direzione" che mi trovo incapace di scrivere un'analisi composta e ponderata.
Vi lascio con una citazione che è per me come un'esegesi dell'intero romanzo.
D'un tratto quando Avis si avvinghiò al collo e all'orecchio del padre a lui, con un braccio distratto, avviluppò la sua pingue e voluminosa progenie, vidi il sorriso di Lolita perdere tutta la sua luce e diventare l'ombra piccola e congelata di se stesso, e il coltellino scivolò giù dal tavolo e il manico d'argento le colpì in malo modo la caviglia, e lei sussultò, e si chinò con la testa in avanti, e poi, saltando su una gamba sola, il viso sfigurato dalla smorfia preparatoria che i bambini mantengono finchè non sgorgano le lacrime, scomparve - per essere subito seguita e consolata in cucina da Avis, che aveva un papà così grasso e roseo e meraviglioso e un fratellino cicciottello, e una sorellina nuova di zecca, e una casa, e due cani sorridenti, e Lolita non aveva nulla.
Lolita
Scritto da Federica Emanuelail 06 maggio 2008 Un romanzo toccante, seducente, commovente. Un romanzo che riesce ad essere sensuale senza una sola scena di sesso. Una scrittura fine e appassionata, senza alcuna parola di troppo, che alla crudezza dell'esplicito preferisce la sensualità dell'immaginazione, del "non detto". Una storia in cui il "mostro", il "malato", l'"anormale", il "morboso" è così umano, gentile, da suscitare tenerezza. E Lolita è seducente come un personaggio ambiguo: un po' bambina, un po'donna; un po' vittima e un po' carnefice.
Ma nella corsa contro il mondo e verso la felicità, si scontreranno loro malgrado con la tristezza infinita di una vita normale.
Un libro psicologico
Scritto da Marthail 06 gennaio 2020Un libro certamente da leggere. Permette di entrare nella psicologia e nella folle mentalità di un uomo capace di avere tali rapporti con una bambina. Lo stile utilizzato dall'autore è semplice da comprendere, ma presenta comunque non pochi collegamenti alla storia. Un libro che consiglio.
Incanto
Scritto da rosaborrelli89il 20 maggio 2018 Ho iniziato la lettura e sono rimasta stupita:
Mi ha stupito lo stile, così arzigogolato, così particolare, così unico, che ci ho messo una ventina di pagine prima di riuscire a interiorizzarlo.La trama, poi, per niente complessa ma accidenti.. Geniale. Bellissima. Completa.
Mi ha stupito il narratore, un pedofilo pervertito, che mi ha fatto entrare nella sua mente, mi ha fatto pensare i suoi pensieri, ma si è fatto odiare e amare.
Credo che questo sia un libro che o lo si ama o lo si odia. L'unica cosa su cui non si può ribattere è lo stile di Nabokov. Perfetto.
Unico!
Scritto da manuela.roman97il 19 maggio 2018 Questo libro è unico e imparagonabile.
Nabokov, con il suo stile singolare e sontuoso, ti trascina in una storia allucinante.
Ti porta nella mente di quello che comunemente chiamiamo pedofilo e lì ti intrappola. Attraverso la narrazione, vivi sulla tua pelle questo amore folle e ossessivo di Humbert Humbert verso la dolce Lolita.
E' un libro che ti fa quasi star male, che ti fa perdere ogni senso morale e che ti fa vivere un'esperienza che mai avrei pensato di provare!
Il successo è tutto meritato!
Consigliatissimo!!
Interessante sì, però..
Scritto da giorgyxdellomargio95il 19 maggio 2018Inizio dallo stile, perché e la cosa che più mi ha colpito, nel bene e nel male: brillante e divertente a tratti, ma spesso prolisso e va ad appesantire il racconto. Poi la storia, un viaggio on the road per cercare di nascondere la relazione tra Lolita, quattordici anni, e Humbert suo patrigno innamorato/ossessionato/pedofilo. Due personaggi complicati. Lui patetico, consapevole ma incapace di redimere se stesso e fare un po' di bene alla bambina che crede di amare. Lei è avvolta nella nebbia, difficile capirla fino in fondo. Sicuramente è una ragazza problematica, ma non c'è introspezione psicologica e alla fine ti lascia con molti perché irrisolti.
Da leggere
Scritto da stellacometagil 19 maggio 2018Un libro intrigante e intellettualmente morboso, ma niente affatto compiaciuto nel suo sviluppo. Non c'è niente di pornografico (la letteratura contemporanea ci ha abituato a ben altro) quanto un'esplorazione dell'animo umano maschile nella decadenza dei sensi. Il suo merito ancora oggi è quello di arrivare sul ciglio dell’abisso, dando forma letteraria a un’ossessione che per sua natura non può essere risolta e di focalizzare sull'effimera voluttà della bellezza in fiore, visivamente lo stesso processo di David Hamilton con le sue fotografie negli anni settanta di conturbanti adolescenti. Una sensualità molto snobistica e assai poco erotica, così come questo romanzo scritto in maniera elegante e quasi distaccata, come si conviene ad un intellettuale nato nel crepuscolo dell’ottocento e figlio dell’ultima nobiltà russa prima della rivoluzione e poi emigrato negli Stati Uniti, scacchista ed entomologo di fama: uno snob appunto. Il romanzo si legge bene ma non è una lettura appassionante: da lettore ammetto l’atteggiamento intellettualistico a mia volta di poter dire di conoscerne non solo il titolo (un po’ come mi era successo anche con quell’On The Road di Kerouac che fu l’altro romanzo-cult di quegli anni). A rileggerlo a sessantanni ho capito meglio i viaggi mentali del protagonista Humbert Humbert (che alla prima lettura nel 1968 mi ricordava tantissimo l’allora vice-presidente americano Hubert Humphrey) ma anche ho fatto un po’ fatica ad arrivarci in fondo. Oggi consiglierei la lettura del libro soprattutto per confrontarlo con il film di Kubrick, che a Lolita oltre al nome ha saputo dare anche il volto giusto per diventare un’icona assoluta. Ma questa è un'altra storia.
Da leggere
Scritto da stellacometagil 19 maggio 2018Un libro intrigante e intellettualmente morboso, ma niente affatto compiaciuto nel suo sviluppo. Non c'è niente di pornografico (la letteratura contemporanea ci ha abituato a ben altro) quanto un'esplorazione dell'animo umano maschile nella decadenza dei sensi. Il suo merito ancora oggi è quello di arrivare sul ciglio dell’abisso, dando forma letteraria a un’ossessione che per sua natura non può essere risolta e di focalizzare sull'effimera voluttà della bellezza in fiore, visivamente lo stesso processo di David Hamilton con le sue fotografie negli anni settanta di conturbanti adolescenti. Una sensualità molto snobistica e assai poco erotica, così come questo romanzo scritto in maniera elegante e quasi distaccata, come si conviene ad un intellettuale nato nel crepuscolo dell’ottocento e figlio dell’ultima nobiltà russa prima della rivoluzione e poi emigrato negli Stati Uniti, scacchista ed entomologo di fama: uno snob appunto. Il romanzo si legge bene ma non è una lettura appassionante: da lettore ammetto l’atteggiamento intellettualistico a mia volta di poter dire di conoscerne non solo il titolo (un po’ come mi era successo anche con quell’On The Road di Kerouac che fu l’altro romanzo-cult di quegli anni). A rileggerlo a sessantanni ho capito meglio i viaggi mentali del protagonista Humbert Humbert (che alla prima lettura nel 1968 mi ricordava tantissimo l’allora vice-presidente americano Hubert Humphrey) ma anche ho fatto un po’ fatica ad arrivarci in fondo. Oggi consiglierei la lettura del libro soprattutto per confrontarlo con il film di Kubrick, che a Lolita oltre al nome ha saputo dare anche il volto giusto per diventare un’icona assoluta. Ma questa è un'altra storia.
capolavoro
Scritto da leopoldoterriil 18 maggio 2018 Capolavoro del 900. Poco altro da dire. A partire dall'incipit (uno dei più belli in assoluto)
Nabokov racconta la storia di un'ossessione con uno stile sublime, senza una parola fuori posto, coinvolgendo il lettore e trascinandolo nel mondo interiore del protagonista, senza mai cadere - e dato il tema sarebbe stato facile - nella volgarità, ma restando quasi sospeso tra sogno, realtà, presente, passato, amore, perversione.
Mi ha sempre colpito come Nabokov abbia raccontato di aver avuto l'ispirazione per scrivere il romanzo.
"L’iniziale brivido di ispirazione" dice "fu provocato in modo alquanto misterioso dalla notizia che una scimmia dello Zoo di Parigi, dopo mesi di blandizie da parte degli scienziati, aveva fatto finalmente il primo disegno a carboncino dovuto a un animale, e questo schizzo, riprodotto sul giornale, rappresentava le sbarre della gabbia di quella povera creatura”...
Certo, Lolita, tenuta prigioniera da Humbert. Ma anche lo stesso professore, schiavo del suo tormento.
Tanto che alla fine può capitare di provare compassione per lui...
Una storia proibita
Scritto da IRINAil 18 maggio 2018Una storia su che cosa significa, per un uomo, amare ciò che non si dovrebbe.Una storia che inquadra la malattia da un punto di vista mai sperimentato, quello del malato, che non vorrebbe, ma ne ha bisogno. Che sa che non è giusto, ma non ne può fare a meno. Che impazzisce per lei e ne ha bisogno, che cerca di sottrarsi a questa stregoneria senza riuscirci. E' bellissimo lasciarsi trascinare in questa storia proibita, che esercita proprio per questo un fascino indicibile. Tutti sappiamo che dovremmo provare ribrezzo di fronte a questa storia, e invece in quale modo grottesco ci affascina e ci stupisce. Scritto in modo eccezionale, uno dei capolavori della letteratura da leggere assolutamente. PS: Anche i film non sono male :)
Incuriosisce fino all'ultima pagina
Scritto da MICHELAil 18 maggio 2018Trovo che Lolita sia uno di quei libri che quando inizi a leggere lo ritieni superficialmente piatto e banale, in realtà non riesci più a chiuderlo perché nonostante il senso di inadeguatezza che prova il protagonista e che ti viene trasmesso, si vuole cercare di comprendere il motivo e la psiche di un uomo maturo che si innamora di una ragazzina. E' sicuramente affascinante anche se non lo si apprezza se non alla fine!
Da leggere
Scritto da santa.cucuzzail 18 maggio 2018Un libro intrigante e intellettualmente morboso, ma niente affatto compiaciuto nel suo sviluppo. Non c'è niente di pornografico (la letteratura contemporanea ci ha abituato a ben altro) quanto un'esplorazione dell'animo umano maschile nella decadenza dei sensi. Il suo merito ancora oggi è quello di arrivare sul ciglio dell’abisso, dando forma letteraria a un’ossessione che per sua natura non può essere risolta e di focalizzare sull'effimera voluttà della bellezza in fiore, visivamente lo stesso processo di David Hamilton con le sue fotografie negli anni settanta di conturbanti adolescenti. Una sensualità molto snobistica e assai poco erotica, così come questo romanzo scritto in maniera elegante e quasi distaccata, come si conviene ad un intellettuale nato nel crepuscolo dell’ottocento e figlio dell’ultima nobiltà russa prima della rivoluzione e poi emigrato negli Stati Uniti, scacchista ed entomologo di fama: uno snob appunto. Il romanzo si legge bene ma non è una lettura appassionante: da lettore ammetto l’atteggiamento intellettualistico a mia volta di poter dire di conoscerne non solo il titolo (un po’ come mi era successo anche con quell’On The Road di Kerouac che fu l’altro romanzo-cult di quegli anni). A rileggerlo a sessantanni ho capito meglio i viaggi mentali del protagonista Humbert Humbert (che alla prima lettura nel 1968 mi ricordava tantissimo l’allora vice-presidente americano Hubert Humphrey) ma anche ho fatto un po’ fatica ad arrivarci in fondo. Oggi consiglierei la lettura del libro soprattutto per confrontarlo con il film di Kubrick, che a Lolita oltre al nome ha saputo dare anche il volto giusto per diventare un’icona assoluta. Ma questa è un'altra storia.
Lolita
Scritto da sara_maggio1983il 17 maggio 2018La storia mi ha turbato un po'. Tutto sommato è una storia erotica di una ragazzina, definita appunto Lolita, che si chiama Dolores, o Lo dal suo patrigno. La tecnica narrativa è valida anche se ogni tanto il racconto diventa a mio parere un po' noioso. Una nota sicuramente positiva del romanzo è che non cade nello scabroso, data anche la diversità di età dei due protagonisti. Il racconto si può suddividere in tre parti: prima conosciamo la vita del patrigno e come arriva questi arrivi a sposare la madre di Lolita. Poi leggiamo dei pensieri che egli indirizza verso Lolita e dei sui primi tentativi di approccio. Poi c'è la parte del viaggio del patrigno con Lolita che descrive come i due, in qualche modo, vivono questa loro storia. La parte finale del racconto è un resoconto che l'autore fa per tirare le somme su questi due protagonisti, sui riscatti e le inadeguatezza della vita.
Viaggio in una mente folle
Scritto da Shannonil 17 maggio 2018Oggi osannato come capolavoro, all'uscita condannato allo scandalo: il "Lolita" di Vladimir Nabokov ha fatto scuola non solo per il tema trattato - ossia la pedofilia - ma anche per le modalità di narrazione scelte. Difatti, l'autore lascia fin dal principio la parola al protagonista Humbert Humbert che, davanti a una fantomatica giuria di tribunale (ossia il pubblico di lettori), vuole difendersi e difendere quello che lui considerava l'amore puro verso la dodicenne Dolores, "Lolita". Egli narra con estremo garbo il primo incontro, il viaggio On the Road dei due protagonisti per tutta l'America degli anni Cinquanta, la crisi e il dramma vissuto da Humbert. Un capolavoro adatto solo agli stomachi forti e a tutti quei lettori che amano analizzare le vicende da un punto di vista inconsueto.
oh Humbert
Scritto da Martinail 16 maggio 2018Humbert oh Humbert, solo io non riesco a tollerarti? La bravura di Nabokov nel farmi odiare l'arcinoto, orribile e debole uomo Humbert è mirabile. Altrettanto pazzesca è la capacità dell'autore di farmi mal tollerare anche quella giovane vittima di Dolores. Il punto di vista del maniaco senza midollo è fondamentale, altamente condizionante per il lettore, quindi non posso negare la qualità dello stile del libro. La trama nel 2018 appare un cliché solo perché l'autore l'ha resa tale, data la risonanza della sua opera. Ammetto che in questo giudizio sto cercando di contenere la mia opinione soggettiva e non ignorare quello che Nabokov è stato per la letteratura novecentesca. In conclusione, nonostante sua lentezza, consiglio la lettura ai curiosi di scoprire quell'opera cardine che è "Lolita".
Oh Lolita
Scritto da maira.paciniil 16 maggio 2018Accompagnato sempre dalla sua fama scandalistica, Lolita è il libro che tutti, almeno una volta, dovrebbero leggere. Perché tutti, almeno una volta, dovrebbero provare inadeguatezza davanti ai protagonisti di un romanzo. Al pari della denuncia e del gioco, Nabokov riesce a dare corpo alle sensazioni, ai desideri, alla fantasia; il libro diventa corpo e le parole diventano anima. Sicuramente un'opera d'alto spettro critico, non facile da apprezzare, non facile da concludere, ma che merita un posto tra i classici della seconda metà del 1900.
Una storia fraintesa
Scritto da Aliceil 16 maggio 2018È inutile parlare della fama di Lolita, soprattutto in questi tempi. È sempre visto come un libro proibito, da non leggere, sporco; si tratta in realtà di un bellissimo romanzo in cui la trama - per quanto complessa e assolutamente ben costruita - passa in secondo piano davanti ad un modo di scrivere coinvolgente e vero. È il viaggio nella mente di un criminale consapevole di esserlo, che si racconta nelle sue memorie: penso però che sia un libro da leggere due volte, a distanza di tempo. La prima volta per capirlo fino a fondo e la seconda per apprezzarlo in ogni sua sfumatura.
Geniale e agghiacciante
Scritto da trò90il 15 maggio 2018Lolita è un grande capolavoro a cui ho faticato ad approcciarmi fino ad ora per l'argomento trattato. Il libro mi è piaciuto tantissimo e lo stile di Nabokov mi ha incantata, poiché è riuscito a descrivere con poesia una delle cose più aberranti che possano accadere al mondo. Il protagonista Humbert Humbert , di 37 anni, scrive in carcere le sue memorie raccontando la sua triste e folle storia con Lolita, una "ninfetta" dodicenne di cui si innamora così follemente da commettere azioni deplorevoli. Arriverà a sposare Charlotte, la madre di Lolita e diventare patrigno di quest'ultima pur di starle continuamente vicino. La caratterizzazione dei personaggi è perfetta e anche se il carattere di Lolita si evince solo dalla descrizione che ne fa Humbert, quindi in modo sfalsato e depravato, sono riuscita comunque a comprendere i suoi sentimenti e il suo dramma. Consigliato
"Era Lo... nient'altro che Lo al mattino...."
Scritto da roxy.dc85il 14 maggio 2018Una storia controversa, una storia d' amore, di ossessione, di pedofilia... una storia scabrosa. Un quarant' enne si innamora di una bambina di 12 anni, e per stare vicino a lei ne sposa la madre, pur disprezzandola, diventandone il patrigno. Da qui ha inizio una storia ( d' amore?) malata tra i 2 protagonisti. La prima parte scorre molto velocemente, la seconda parte personalmente l' ho trovata troppo descrittiva e un po' lenta. Sublime lo stile scrittura di Nabokov, mai volgare nonostante i contenuti scabrosi dell' opera. L' incipit è uno dei più famosi della letteratura, un romanzo che ti fa riflettere e che non ti dimentichi molto facilmente. Una perla del ' 900, da leggere assolutamente e da avere nella propria libreria. Assolutamente consigliato .
Il libro dei contrasti
Scritto da lucydebyil 14 maggio 2018 Lolita è un libro particolarissimo. Il tema trattato ha suscitato in me una serie di stati ed emozioni in completa distonia tra loro obbligandomi a riflettere e ad analizzare. Sgomento, talvolta ribrezzo, talvolta pur non giustificando assolutamente il protagonista mi sono ritrovata ad analizzare quell'amore, quell'ossessione così strana e al tempo stesso tipica di un uomo che ama. L'obiettivo di Nabokov è quello di coinvolgere il lettore, in prima persona rivolgendosi ad esso e dialogando con lui. Spingendolo a riflettere, ad avere pietà. Chiede uno sforzo, sapendo che ai più non sarà comprensibile il suo atteggiamento. Lo stile narrativo è sublime. Lo scrittore ha un'abilità superba nel raccontare stati d'animo, situazioni, sentimenti e ci si ritrova a comprendere Humbert Humbert e al tempo stesso ad odiarlo. Ci si trova nella condizione di voler difendere Lolita e al tempo educarla.
Un libro davvero affascinante e sconvolgente, anche in accezione negativa. E' il libro dei contrasti, capace di ribaltare il farci inorridire e avere pena al tempo stesso.
Assolutamente consigliato!
Carino
Scritto da rosastradail 11 maggio 2018 Quasi mai mi capita di scegliere un libro scritto nella metà del 900, tuttavia sono sempre stato incuriosito dalla fama che accompagna “Lolita” e ho definitivamente scelto di leggerlo dopo aver costatato che è presente nella classifica dei cento migliori libri di sempre stilata sia dal New York Times che da Le Monde.
In realtà il perché di questa fama non si evince dalla lettura del libro, anche se è un libro interessante e scritto davvero bene. La parte che ho apprezzato di più è senza dubbio la prima, in cui l’autore descrive con ironia l’ossessione del protagonista, le sue strategie folli, le sue disavventure impacciate. Nella sua parte centrale la storia prende una piega decisamente scabrosa e la lettura risulta a volte scomoda per la sensibilità dei nostri giorni, anche se in ogni momento è chiaro che il protagonista è un pervertito e uno stupratore, anche se le situazioni sono sempre suggerite e mai descritte.
L'autore è una scoperta e alcune pagine sono piccoli gioielli letterari.
Interessante
Scritto da Lindail 11 maggio 2018 Questo libro parla di una bambina di 12/13 anni, Lolita, sedotta e concessa ad Humbert il quale dapprima si presenta come il suo insegnante privato, per poi diventare anche il suo patrigno. Non è difficile pregiudicare questo romanzo poiché si parla di violenza su una minorenne, di pedofilia. Tuttavia un'analisi più accurata della psicologia di Humbert ci porta, d'altro canto, a provare empatia per lui.
Il romanzo è scritto benissimo: lo stile di Nabokov è molto coinvolgente soprattutto perché la storia è raccontata dal punto di vista di Humbert. Vediamo quindi i suoi pensieri, molto spesso alla rinfusa, di un amore sincero per la bambina, in mezzo ad un resoconto dettagliato di quella realtà -cruda- in cui Lolita viene effettivamente privata della sua adolescenza.
da leggere
Scritto da supersplinteril 10 maggio 2018E' un libro che mi ha sconvolto sotto molti punti di vista. Ha una forza di una scrittura che ha il potere di prenderti per mano dalla prima pagina per trascinarti fino alla sua conclusione con la presunzione di persuadere alla comprensione di una deprecabile devianza. E' una poesia di oltre 300 pagine su un atteggiamento mai descritto dall'autore nella sua reale violenza e perfidia, ma sempre rappresentato dal punto di vista di H.H., che racconta quello che lui chiama amore, il suo amore, il suo delitto. Un capolavoro di psichiatria e di letteratura da leggere almento una volta nella vita
Lolita, Lo, Dolores, Dolly
Scritto da elis.cataniail 03 aprile 2018 Lolita è un romanzo contraddittorio, dalla lettura difficile e spesso lenta, ma allo stesso tempo attraente per l'originalitá dei contenuti "scandalosi", per lo stile un po' onirico e per l'empatia che suscita verso il protagonista.
Humbert è un intellettuale "maniaco", dalle azioni depravate, e tuttavia elevato e sublimato dal suo sentimento di amore per l'indifferente Lolita; un amore fuori dagli schemi, doloroso e intriso di follia, ma ugualmente "puro" ed eterno. Emozione e commozione: questo è "Lolita", un capolavoro letterario senza tempo.
Lolita
Scritto da noemiil 05 dicembre 2017 Un professore di letteratura francese di mezza età che si invaghisce di una ragazza dodicenne e dopo esserne diventato il suo patrigno ne rimane coinvolto passionatamente. Il linguaggio è ricco di pathos; il protagonista principale della storia, Humbert Humbert, cerca di catturare la simpatia di chi legge, ma in realtà, verso la fine del romanzo, fa un mea culpa di se stesso, confidando di sentirsi come una sorta di “maniaco” che ha privato la piccola Lolita della sua età più bella, quella relativa all’infanzia.
Il protagonista giustifica il suo comportamento morboso nei confronti della ragazzina e della sua ossessione verso le cosiddette ragazzine ninfette alla scomparsa prematura, a causa di una malattia, il tifo, del suo primo amore adolescenziale Annabel Leigh. La narrazione risulta sempre molto soggettiva e lo stile utilizzato dall’autore è piuttosto sofisticato.
Un libro che ha fatto molto parlare di sè.
Romanzo complesso
Scritto da Federicail 05 dicembre 2017Universalmente conosciuto anche per la sua trasposizione cinematografica, “Lolita” di Nabokov mi ha suscitato sentimenti contrastanti. I primi capitoli mi hanno coinvolta in maniera positiva anche grazie allo stile dell’autore ma più continuavo la lettura più il tutto diventava pesante e complesso. Il romanzo presenta descrizioni fin troppo dettagliate di episodi surreali o irrilevanti. La storia del protagonista è ampiamente e minuziosamente descritta fin dall’inizio in modo da capire il perché inizi a sviluppare l’insana passione per Lolita. A mio parere è un libro sopravvalutato è molto complesso.
Un capolavoro in grado di stravoglere coscienza e morale del lettore
Scritto da wally.96il 04 dicembre 2017Un capolovaro assoluto nel quale il genio di Vladimir Nabokov riesce a stravolgere la coscienza morale del lettore, il quale si ritrova strabiliato sostenitre di una storia d'amore malata e ossessiva, di cui una razionale analisi non potrebbe che condurre alla condanna. La pedofilia è motivo e sostanza della narrazione, ma lo stile poetico ed estremamente raffinato della voce narrante del romanzo, muovono il lettore verso una dimensione in cui il reato commesso perde disvalore e lo straniamento porta a viviere con passione la storia fra Humbert e Lolita.
Oh Lolita!
Scritto da hairottolepalle1992il 03 dicembre 2017 Ho amato questo libro, quanto Humbert abbia amato questa ragazzina, dai modi scimmieschi e provocanti, che farebbe crollare ai suoi piedi chiunque.
Nabokov con la sua potente prosa, ti racconta una folle, distruttiva, passionale, storia d'amore.
Per leggere questo immenso romanzo, bisogna prima liberarsi di tutti i pregiudizi, e poi lasciarsi trasportare in questo amore incondizionato tra un uomo e la sua Ninfetta, e solo arrivati alla fine potrete dire chi è il vero carnefice.
Davvero lo consiglio a tutti, perchè è uno di quei libri che ti cambia la vita.
Difficile e controverso
Scritto da Federicail 03 dicembre 2017
Recensire un romanzo del genere non sarà mai semplice per nessuno, dati i contenuti certamente forti anche se mai espressi con una volgarità che non traspare dalle parole di Nabokov, neppure nei momenti più turpi.
Lolita è una ragazzina dal carattere pungente, difficle, spesso meschina ma chiaramente infelice, Humbert Humbert è un uomo adulto che nasconde sotto la maschera il suo istinto più viscido: premessa scabrosa, ma il russo non delude nella sua narrazione e nell'approfondimento di due personalità così opposte e mai complementari, così scardinate e sconnesse da spaventare a volte.
E sembrerebbe immediata la risoluzione della trama che tutti conosciamo anche solo per sentito dire, parrebbe logica la presa di una posizione nei confronti dei due protagonisti principali e delle loro peregrinazioni fondamentalmente prive di meta come di senso.. E invece no, l'autore sconvolge i canoni e ribalta spesso le sensazioni, lasciando il lettore secondo me profondamente spiazzato da ciò che prova. A volte si biasima Lolita manipolatrice, a volte si prova pena per Humbert sinceramente innamorato e consapevole delle sue perversioni errate, a volte invece tutto torna entro i confini etici e si prova la giusta angoscia per la prima e l'ovvia replusione per il secondo.
Penso che l'unico modo per capire davvero ciò che suscita questo romanzo sia leggerlo.
Magnifico
Scritto da radio92il 01 dicembre 2017Come parlare di Lolita oggi? Cos'altro ancora dire? Basterebbe suggerire all'incauto non-ancora-lettore che si attarda a divenire pasto di tale opera di imparare presto a correre. Ho letto, tra i commenti, che qualcuno, pur avendo apprezzato lo stile di Nabokov e il romanzo in sè (e mi piacerebbe davvero conoscere qualcuno che non abbia apprezzato un Nabokov in ottimo stato come questo!), non ha invero capito molto del personaggio di Humbert, come lo stesso Ronconi in quella didascalica messa in scena che fu il suo Lolita (mi si perdoni questa inutile frecciatina alla buonanima del Ronconi, ma con lui continuo ad avere pessimi rapporti). Humbert non deve provocare disgusto nel lettore, è per questo che non scrive mai minuziosamente dei suoi amplessi con l'amata, ma spalanca le porte del linguaggio (e tanto di linguaggio visse la letteratura russa) a un viaggio sentimental-geografico che abbraccia il luogo e la vita intera. Un'opera che è insieme monumento e atlante.
Una lettura particolare
Scritto da il 30 novembre 2017Lolita è un libro particolarissimo: racconta la vita di un professore di letteratura francese, Humbert Humbert, segnata dall'amore ossessivo nei confronti di Lolita, una bambina a tratti spregiudicata. Sotto molti punti di vista è una lettura difficile, almeno per me lo è stata: Humbert Humbert parla dei suoi sentimenti con dolcezza, vive momenti di reale sconforto per tutte le difficoltà che trova, desidera l'amore di Lolita in un modo così tenero da lasciare spiazzati. Vado un po' controcorrente dicendo di non averlo apprezzato tantissimo, proprio perché non sono mai riuscita ad andare oltre il pensiero che fosse una storia di pedofilia, non di amore come tanti dicono. Poi sicuramente è un buon libro, merita tutta la fama che ha anche soltanto per il modo magistrale in cui è scritto, l'autore segue passo passo lo strazio del protagonista che scava tra i suoi ricordi!
Non è letteratura del tabù
Scritto da Riccardoil 29 novembre 2017Nella postfazione, Nabokov giustifica la "liceità" letteraria di Lolita con la sua "voluttà estetica": una caratteristica, oltre che un'intenzione artistica, senza la quale per l'autore non esiste alcun buon romanzo. Quindi il "tema" (in questo caso quello mai nominato della pedofilia) non è il fine del romanzo; ne è semmai l'epifenomeno, un'emanazione, o al massimo un parziale contesto in cui far vivere l'arte, in cui costruire episodi che siano significativi a un livello prima di tutto artistico, e non tematico o morale. Lolita infatti non è uno studio sulla pedofilia; non illustra, non ammonisce, non allegorizza, ma vive del proprio potere estetico, del proprio gioco interno di rimandi, di enigmi sotterranei, di luminosa arguzia linguistica. Lolita concede poco al lettore casuale che, avendolo magari incautamente inquadrato come romanzo di tema "scabroso", si aspetti una qualche obbligatoria soddisfazione, un obolo pagato alla mediocre letteratura del tabù: non solo perché in Lolita è l'allusione divertita a risolvere i pochi e periferici riferimenti alla sessualità fisica, ma perché la vita del romanzo sta altrove: nelle immagini letterarie, nelle parole, nel divertissement, nell'arte.
Sentimenti contrastanti
Scritto da Annalisail 29 novembre 2017 Nabokov nel romanzo affronta un tema molto delicato e tutt'ora attuale: la pedofilia. Lo fa ponendoci davanti proprio il punto di vista del pedofilo e la sua incapacità di controllarsi. Ciò che mi ha fatto continuare la lettura e arrivare fino alla fine è stato lo stile dell'autore, non riuscivo a smettere di leggere per la maestria con cui Nabokov narrava le vicende, ma non posso negare che in molti punti della storia ho avuto l'istinto di abbandonarla. Quello che maggiormente mi ha disturbato è stato il modo in cui vengono descritti alcuni comportamenti di Lolita, una ragazzina nel pieno dell'adolescenza, l'età in cui si inizia a scoprire il proprio corpo e ci si apre alla sfera sessuale. Humbert cerca spesso di giustificarsi scaricando le colpe proprio su questi atteggiamenti della bambina.
Ho trovato utili le note dell'autore poste alla fine della narrazione dove vengono spiegate le scelte stilistiche e narrative.
Straordinario
Scritto da federicamarrail 27 novembre 2017Libro di grande forza espressiva, lo stile è sublime, la storia é scabrosa e struggente. Malgrado l’intreccio così poco edificante, una volta finito ci si sente commossi e un pó svuotati, come al termine di un percorso importante. La risposta sta nelle atmosfere, nella prosa travolgente e nell’assenza di giudizio di fronte alle vicende e alle emozioni del protagonista narratore, consumato dalla perversione e dalla sua tragica consapevolezza.
non può mancare nella propria libreria
Scritto da salvatore.marra24il 12 marzo 2017E' difficile recensire un libro di questo calibro, che tra l'altro posso annoverare tra i miei preferiti. Tuttavia ci proverò, anche solo per convincere qualcun'altro a farsi affascinare da questo romanzo! Lo stile raffinato e intenso di Nabokov, non può non essere ammaliante: ti inchioda alle pagine! Ed è straordinario rendersi conto che il protagonista (che narra in prima persona), nonostante certe sue mire e intenzioni abbiette e incondivisibili, riesca quasi ad entrare nelle grazie del lettore. La trama lineare aiuta ad alleggerire una certa tendenza all'essere prolisso dell'autore; nell'insieme l'esperienza di lettura risulta piacevole in maniera omogenea. Un romanzo che osa (a mio parere, tuttavia, nonostante l'opinione generale, in maniera molto delicata). Per quanto riguarda l'edizione Adelphi, nulla da ridire; curata in ogni aspetto. In conclusione, un libro da leggere.
Un desiderio disturbante
Scritto da alicemorottiil 12 marzo 2017Descrivere un "classico" è sempre arduo, soprattutto quando genera sentimenti ambivalenti come "Lolita" di Nabokov. L'autore coinvolge i lettori in una storia disturbante, errata, sconvolgente, che fa quasi imbarazzare e vergognare ad ogni riga perché si riesce a provare empatia per un personaggio che non si riesce, tuttavia, a non giudicare. Il lettore è consapevole che il protagonista sia perverso e il suo amore sia morboso, sbagliato. Al contempo, però, suscita compassione. Si riesce quasi a comprendere quel che prova e il modo in cui agisce, in cui pensa, perché è descritto nella sua interiorità tanto egregiamente che risulta naturale seguire il filo dei suoi ragionamenti. L'amore, o forse l'ossessione, per la ninfetta Lolita è tanto raccapricciante quanto travolgente ed è questa la forza di Nabokov: raccontare una storia terribile, un amore fatale, come fosse la poesia più graziosa.
Un pilastro della letteratura mondiale
Scritto da d.pavonil 12 marzo 2017 Uno dei capolavori della letteratura mondiale moderna, la cui trama non serve certo che sia riassunta in questa recensione. Per quanto possano essere più o meno fedeli le trasposizioni cinematografiche di Kubrick e quella più recente del 1997, niente potrà raggiungere la profondità e i particolari tratteggiati da Nabokov, che fa di questa "ninfetta" la protagonista assoluta di un mondo che porta in rovina non tanto se stessa quanto tutte le persone che le ruotano attorno, quasi come se entrassero in una trance da cui non sono più in grado di uscire.
Senza dubbio, uno dei libri da leggere prima di morire.
Questo libro è il paradigma della società attuale
Scritto da giovanni.accardo24il 11 marzo 2017Lolita è il desiderio, la carnalità, la bramosia di vivere in un mondo sterile e fintamente perfetto. Una ninfa bella e consapevole, uno specchio per le allodole, un pugno nello stomaco in un periodo di perbenismo imperante ed ipocrita. Dove la rassicurante vita degli anni '50 viene turbata da uno spiraglio di nuovo, ingenuo e fresco pronto a scardinare pulsioni sopite e nascoste. Lolita è la sottile linea di confine tra il certo e l'incerto, tra il rassicurante routine e la voglia di evadere liberi dalle emozioni. Lolita risveglia dal torpore la bestia che è in noi, buttiamo la maschera finalmente almeno siamo noi stessi con i nostri desideri e le nostre illusioni che a volte possono danneggiarci.
Capolavoro
Scritto da Elenail 11 marzo 2017 Questo libro è veramente un CAPOLAVORO.
Lo stile di scrittura è veramente particolare, molto simbolico e allusivo e, seppur il tema trattato sia particolarmente scabroso, risulta molto delicato.
Nonostante ciò che pensano in molti, non è per nulla volgare; disturbante si, in quanto si parla pur sempre di pedofilia, ma Nabokov riesce a trattare questo tema nel miglior modo possibile, senza mai andare nella pornografia.
Lo consiglio per chi riesce ad andare oltre la trama in sè e che sa amare la buona letteratura; se invece non siete dei grandi lettori e leggere di certe tematiche vi fa storcere il naso, vi consiglierei di leggere qualcos'altro.
Lo-li-ta
Scritto da davideb.90il 11 marzo 2017Si parte con unno degli incipit più belli di sempre. Una storia d'amore difficile da descrivere come difficile è creare empatia con il protagonista, un uomo dalle mille sfaccettature; un personaggio accattivante e imprevedibile, che sembra andare avanti senza un progetto, lasciandosi guidare dalle situazioni e dagli istinti primordiali. La scrittura di Nabokov è ipnotica e perfetta nel descrivere situazioni di un argomento delicato riuscendo a non cadere nel volgare e nella faciloneria pruriginosa. Un classico boicottato per diverso tempo, adatto a lettori dalla mente aperta. Straconsigliato!
Nabokov dei dubbi morali
Scritto da Caterina Luciail 11 marzo 2017Francamente difficile, molto difficile: ma non tanto da leggere, quanto da commentare. Nabokov sviluppa un trama che suscita ancora dubbi e scandalo: un uomo agée, Humbert Humbert, s'innamora perdutamente di una bambina, che - lungi dall'essere innocente e ingenua - lo attira con vere e proprie arti di seduzione, e la relazione tra i due degenera in uno strano e forse repellente ménage a trois. Ma lo fa con uno stile che sembra sempre sovrappensiero, poetico dove avrebbe potuto diventare osceno, estremamente controllato ed ebbro di una sorta di eleganza. Non è dunque un libro scurrile, nè volgare, ma luminoso, descrittivo e come sul punto di appassirsi. Eppure, forse per questo è ancora più crudele: perchè di pagina in pagina lo snodarsi del racconto suscita sensazioni dolorosamente opposte: sai benissimo di dover disprezzare il protagonista e narratore, sai benissimo che ciò che racconta è immorale. Di più. E' amorale. Ma il problema è che giunto all'ultima parte del libro ti accorgi che la mente di Humbert Humbert (vero oggetto del libro) ti è divenuta, chissà come, amica. Da dubbi morali esistenziali, direi.
lolita
Scritto da Francescail 11 marzo 2017Devo ammettere di non avere apprezzato Lolita quanto avrei voluto. Certamente è molto interessante il modo in cui l’autore ci permette di entrare nella psiche malata del protagonista fino a farci quasi tifare per lui ma forse il tema trattato nell’opera non era nelle mie corde. Ho trovato anche lo stile un po’ pesante ma ritengo che sia uno di quei testi da leggere assolutamente almeno una volta nella vita. La cosa migliore di questo romanzo è sicuramente la capacità dell’autore di caratterizzare i personaggi e di fare capire i pensieri dei protagonisti.
LO.LI.TA!
Scritto da curly9229il 10 marzo 2017 Il professore Humbert Humbert si trasferisce in una piccola cittadina del New England dove affitta una camera presso l’abitazione della signora Haze, donna sola con una figlia minorenne, ma ancora nel fiore degli anni. La signora Haze è molto colpita dall’uomo, tanto da innamorarsene ben presto. In realtà ad Humbert non importa niente della propria padrona di casa, egli è letteralmente affascinato dalla piccola Dolores, fresca, giovane, impulsiva e spontanea.Una storia sconvolgente e coinvolgente, narrata con abilità e maestria, che tratta, senza paura e senza censure, una passione malsana che sconvolge le vite di tutti. Si può parlare di amore? E’ questo il quesito nascosto, al quale ognuno può dare una risposta personale.
LO LI TA
Scritto da Roberta il 09 marzo 2017 Un romanzo non per tutti. Ad una lettura superficiale può sembrare il racconto di un patrigno con "gusti particolari " che circuisce la propria figlioccia. Ma quest'opera è molto di più. Un romanzo toccante e profondo. Il protagonista Humbert, professore di letteratura francese. tristemente ironico, racconta la sua storia, quella di un pedofilo, consapevole di esserlo, che condanna se stesso ma che non riesce a gestire il suo problema. Nonostante questo, è difficile non provare compassione per il professore ossessionato dall'amore per Lolita, una bambina. Ossessionato a tal punto da sposare la madre di Lolita pur di poter starle vicino.
Tutta la vita di Humbert diverrà in funzione di Lo.
La scrittura di Nabokov è sensazionale, elegante e riesce a descrivere passaggi scabrosi del racconti rendendoli al contempo delicati e seducenti.
Lolita si colloca sicuramente tra i capolavori del Novecento.
Assolutamente consigliato.
Un acquisto doveroso
Scritto da skhhaail 09 marzo 2017Nabokov è Lolita? o è il professore Humbert ,oppure l'osceno Quilty ? Me lo sono sempre chiesto. Questo romanzo è stato culto di una generazione di adolescenti degli anni 50 del 900 che non poteva leggere Lolita perché proibito dalla morale dei grandi di allora. Oggi cosa resta di Lolita? Nulla di proibito ma solo un grande romanzo, una narrazione vera ed originale nello stile ,nelle descrizioni dei personaggi . Una trama densa di eventi, ricca di sorprese eccitanti e tremende delusioni. Lolita è un lungo struggente sogno erotico che esalta l'amore per la giovinezza, è l'illusione di iniziare alla vita una giovane fanciulla, un lungo viaggio fatto di luoghi e misteriosi personaggi che accerchiano e confondono Humbert, fino alla scoperta che la ninfetta conosce già quello che Humbert credeva di poterle insegnare con dolcezza e magia e che Lolita non sogna, vuole solo una vita normale. Lola ..Lo ..Lolita splendore dei sensi, bellezza nuova, ninfetta ..mio peccato , anima mia che abbaglia e accende la vita del fauno Humbert Humbert scomparsa e poi ritrovata, ma è un'altra Lolita , una ameba sciatta ,una donna insulsa gonfia di vita qualsiasi. E non più sogno abbagliante di vita nuova, e quando il sogno si scopre falso e ingannevole ed irrimediabilmente perso, finito, allora non resta che eliminare quella parte sbagliata, il lato oscuro, la parte corrotta che abbiamo dentro, la carnalità triviale dell'osceno Quilty che ha colto la sensualità della ninfetta e ha distrutto il sogno del professore Humbert Humbert. Questo grande romanzo è una lezione di vita , una rivelazione di quello che non osiamo dire, un sogno proibito. Lolita, luce , fuoco che accendi il mio desiderio , che mi dai vita , mio peccato ,anima mia. Un sogno diventato tragedia, ma senza pentimenti, solo struggente desiderio di quello che poteva essere.
Ho apprezzato solo lo stile
Scritto da marcofiorentino1994il 07 marzo 2017Nonostante sia innegabile la qualità letteraria di questo libro, personalmente l'ho trovato pesantino e ho fatto un po fatica a finirlo, probabilmente per l'uso di un lessico poco usuale, probabilmente per l'eccesso di digressioni descrittive a volte non necessarie, probabilmente per la carenza introspettiva dei personaggi la cui personalità spesso sfugge. Lo definirei un libro difficile.
Orribile, ma poi bellissimo
Scritto da k.seok-jinil 06 marzo 2017A prescindere dal fatto che Lolita sia un classico, non ero sicuro di come avrei reagito a leggere questo libro, dato il suo argomento a disagio. Nulla può mettere in discussione il fatto che si tratta di punto di vista di un pedofilo su sua infatuazione per una ragazza pubere ma la scrittura è così bella, così evocativo e quindi molto divertente in alcuni punti, è difficile non amare questo libro. Così scuro di fumetti con protagonista assolutamente vile, ma esilarante, è francamente un capolavoro e un libro che consiglio vivamente per la sua splendida calligrafia e la storia brillante.
Da leggere senza bende sugli occhi
Scritto da nicolamolinari88il 04 marzo 2017 Nabokov ha dato vita al suo protagonista e alla sua ninfa Lolita raccontando di quell'amore non corrisposto e fondamentalmente inaccettabile che rende la trama tanto tragica quanto affascinante.
La storia è quella di Humbert, un uomo di grande intelligenza, ma infelice e in cerca di perdono in quanto cosciente delle proprie perverse passioni.
Ed è questo che rende "Lolita" un capolavoro di poesia e struggimento, nonostante il tema affrontato sia così delicato.
Da leggere liberi da ogni pregiudizio per apprezzarlo a pieno.
LO-LI-TA
Scritto da ariannadigiuseppeil 02 marzo 2017 Ho letto e visto talmente tante (video)recensioni che alla fine sono stata costretta a comprarlo e leggerlo anch'io.
È stato il libro più inquietante che abbia mai letto, ma è stato un piacere. L'ho adorato dalla prima all'ultima pagina. Ho amato il modo di scrivere, di descrivere, di raccontare del nostro Humbert Humbert.
Narra di un amore malato, ma neanche per una pagina, per un rigo, ce l'ho avuta con lui, neanche per una parola l'ho odiato. Mi è stato impossibile. È stato sorprendentemente emozionante e piacevole (e, ripeto, un po' inquietante) perdersi e vagare nei suoi ricordi.
È stato inaspettato provare quel senso di vuoto una volta finito di leggerlo. È stata una rivelazione ed è, ovviamente, consigliatissimo.
Un'esperienza estetica
Scritto da martariccobono12il 02 marzo 2017Questo romanzo è la dimostrazione di come a volte la forma letteraria sia capace di far digerire contenuti più pesanti di una tonnellata di ghisa. La scrittura di Nabokov è colorata, a volte finanche profumata, capace di imprimere nella mente del lettore i paesaggi languidi dell’America più profonda, feriti da una luce spietata. Questi paesaggi sono la cornice dell’amore malato del protagonista per la dodicenne Lolita, la figlia della moglie, che ci viene incontro in tutta la sua acerba bellezza fin dall’incipit memorabile “ritta nel suo metro e quarantasette, con un calzino solo”. Una relazione ossessiva, che plasma i corpi dei protagonisti fino a confondere la linea sottile che separa i ruoli della vittima e del carnefice. “Lolita” è un’esperienza estetica, uno di quei libri che si imprimono nell’anima e la arricchiscono di sensazioni sconosciute e contrastanti. Bisogna leggerlo senza moralismi né pruderie preventive, ma accogliendolo, abbandonandosi, sforzandosi di capire (non di giustificare).
Una storia indimenticabile
Scritto da Annamariail 02 marzo 2017Mi rendo conto di essere una delle pochissime voci fuori dal coro ma non posso esimermi dal dire quanto questo romanzo abbia scatenato in me sentimenti ambivalenti. Riconosco la grandezza dell'autore nel tratteggiare un personaggio che provoca in me rabbia e disgusto, nel suo compiacimento. Parto da questa bravura, più che da qualsiasi altro aspetto. Il protagonista è tanto convincente da dovermi sempre ricordare, durante il resoconto delle sue 'malefatte', che si tratta di un romanzo. Anche il personaggio della giovane Dolores/Lolita è ben tratteggiato, soprattutto nella sua 'discesa' finale, già segnata dalla vita a diciassette anni, circondata da un ambiente ipocrita e da adulti immaturi. La prima parte è sicuramente la più scorrevole e interessante, poi, a mio parere, si dilunga un po' troppo nella descrizione del girovagare senza meta dei due protagonisti. Il finale scelto dall'autore mi ha lasciata di sasso, colpisce a tal punto da rimanere scolpito a vita nella memoria del lettore. Nonostante sia innegabile la qualità letteraria di questo libro, personalmente l'ho trovato difficile e ho fatto un po' fatica a finirlo, sia per l'eccesso di digressioni descrittive a volte non necessarie sia per la carenza introspettiva dei personaggi la cui personalità spesso sfugge. Lo definirei un libro impegnativo.
Un capolavoro
Scritto da Piera2il 01 marzo 2017Lolita è entrato a far parte della mia lista dei libri preferiti. Il tema che viene trattato è impegnativo e attuale ma Nabokov lo fa con una delicatezza e attenzione che me lo fa definire un vero e proprio maestro. L'incipit è da considerare uno dei più belli della letteratura. Per chi avesse definito questo libro osceno, non ha compreso il vero senso. Il modo in cui scrive l'autore me ne ha fatto innamorare perchè molte cose non le racconta in modo diretto ma velato. Ci sono molte frasi che mi hanno colpita e che non posso non dimenticare. E' uno dei libri che consiglio di leggere perchè da molti spunti su cui riflettere e pensare.
LOLITA
Scritto da michela-paganottoil 06 dicembre 2016 Libro eccezionale.
Assolutamente da leggere.
Lo stile di scrittura di V.Nabokov è impeccabile,straordinario,unico.
lolita
Scritto da Donatail 25 novembre 2016Il tema affrontato è molto delicato e il libro è un grande classico che quasi mi dispiace fare una recensione negativa. Purtroppo è così e non è davvero per bigottismo che lo dico. L’unica cosa che mi è piaciuta è stato il modo in cui è scritto: uno stile davvero superbo in bocca a un uomo disgustoso e ossessionato. Ovviamente non mi riferisco allo scrittore ma al protagonista del libro visto che è scritto in prima persona.
Da leggere per capire
Scritto da Evail 24 novembre 2016Un libro bellissimo;un viaggio incredibile che parte dall'incipit leggendario e procede spedito e turbolento fino alla fine.A guidarci è la scrittura di Nabokov,elegantissima e piena di colori;e il triste umorismo di H.H.,con i suoi giochi di parole e le sue parentesi,a cui destina le battute più belle."Lolita" è la storia di un'ossessione(e NON di un amore):una storia che ci lascia con molti interrogativi sui suoi protagonisti e il loro destino...una storia singolare ed estrema,ma profondamente umana;e, come tale,riguarda tutti noi e ci fa riflettere.
Un libro scritto bene
Scritto da danielail 23 novembre 2016Credo si tratti di un autentico capolavoro. Il protagonista descrive la sua pedofilia come in effetti farebbe una persona affetta da questa malattia, con la consapevolezza di soffrirne ma con l impossibilita di saperla gestire. Il mutamento psicologico che avviene in Lolita è ben descritto e la storia è avvincente e ben narrata.
Uno dei miei libri preferiti
Scritto da virgolaneroil 23 novembre 2016 Posso dire che è senza dubbio uno dei miei libri preferiti.
L'ho letto innumerevoli volte, ogni volta emozioni diverse.
Leggendo il libro si viene trasportati in un'atmosfera retró.
Nabokov è bravissimo nel descrivere dettagliatamente non solo le varie relazioni tra i personaggi ma dipinge magistralmente i paesaggi, i luoghi, le case.
Sembra di essere catapultati negli anni '40, in quell'america descritta da uno straniero.
Ricca e opulenta.
Per quanto riguarda invece la storia tra Humbert e Lolita è descritta in modo sublime, nonostante la depravazione del protagonista maschile riusciamo a vedere in lui un senso di umanità quasi riusciamo a giustificarlo.
Ma questo è solo merito della bravura di Nabokov.
Stupendo lo consiglio.
Struggente consapevolezza e amore
Scritto da angelicail 23 novembre 2016Sembra incredibile quanto la scrittura di Nabokov ci porti a comprendere la posizione del protagonista maschile. Si tratta di pedofilia, ma in nessuna parola noi rintracciamo volgarità né stilistica né di concetto. In questo libro si legge d'amore, di disperazione e di una struggente consapevolezza. Ho amato questo romanzo e molte frasi continuano a farmi compagnia tra i pensieri - a distanza di mesi (chissà forse rimarranno con me per anni).
Capolavoro
Scritto da VALERIAil 22 novembre 2016 La trama è nota, l'amore tra un uomo e la dodicenne Lolita.
Non si limita ad essere un racconto vagamente erotico e morboso, è invece intenso e coinvolgente; Nabokov racconta questa storia con un' eleganza magistrale.
Un libro su un atteggiamento mai descritto dall'autore nella sua reale violenza e perfidia, ma sempre rappresentato dal punto di vista di Humbert, che racconta al lettore quello che lui chiama amore, il suo delitto. Egli compromette, e distrugge, l'intera vita di Lolita, ma solo vagamente si deducono le tragiche e profonde conseguenze subite da lei, la dolce Lolita, la furba e ingenua Lolita, che piange tutte le notti, che cerca una via di fuga da quella disperazione, mentre la disperata follia di Humbert stordisce il lettore che arriva a comprendere le sue decisioni e i suoi pensieri.
Un capolavoro di letteratura, un libro che deve essere letto almento una volta nella vita.
Lolita
Scritto da cookecoraliejxil 19 maggio 2016 Per un curioso incidente (leggi: file tagliato a metà) sono arrivato a credere che la conclusione della prima parte fosse la fine del libro.
Lolita nella mia testa era perverso ma non volgare. L'autore si permetteva diversi virtuosismi ma rimaneva sempre conciso. (E questo vale tuttora, eh).
L'ho letto diviso in due, tra il lettore che simpatizza automaticamente con la voce narrante, cerca il mito della "ninfetta", gioisce per una carezza, brama l'oggetto del desiderio, e il lettore che si ferma, si estranea, quello che dice: "Lui ha quarant'anni! Lei dodici! È sbagliato! È im-mo-ra-le!" Un avanti e indietro tra immedesimazione ed estraniamento.
Il (presunto) finale mi era sembrato forse un po' sbrigativo, ma d'impatto, lo scioglimento perfetto dopo la tensione di pagine e pagine.
E poi bang, ho scoperto – per fortuna dopo poco – che c'era anche una seconda parte. Me la sono procurata, l'ho letta e... mmm.
È molto diversa, addirittura dispersiva. Non c'è più la tensione della prima parte, qualunque cosa faccia o dica o pensi la voce narrante non mi tange più di tanto, finale escluso (che più ci penso e più lo trovo perfetto). La magia della prima parte si è persa, però.
Ora: può essere che questa indifferenza alla seconda parte sia dovuta al fatto che avevo metabolizzato la prima come un romanzo a sé e il finale mi era tanto piaciuto e non concepivo un seguito. Ma a dirla tutta la prima parte è obiettivamente più interessante, tesa come una corda di violino e così via, tutte cose dette prima, non sto a ripetermi.
Le quattro stelline le do comunque: Lolita è qualcosa di unico, sfido che la gente lo adora, e Nabokov è uno scrittore coi fiocchi. A me è piaciuto più il finale immaginario che quello vero, ma tant'è.
Capolavoro
Scritto da Robertoil 18 maggio 2016E' la storia coinvolgente di amore ossessivo, unilaterale, che va oltre ogni vincolo anagrafico. Lolita è un romanzo profondo, che indaga l'animo umano, che riesce a parlare di sesso e di sessualità senza analizzarla nello specifico. Lo stile dell'autore è sublime. Leggendo il romanzo non si riesce a mantenere un atteggiamento distaccato nei confronti del protagonista, ma il lettore è portato sempre più (dalla prima all'ultima pagina) ad immedesimarsi con Humbert Humbert e con la sua ossessione. Lo consiglio vivamente a tutti, uno dei miei romanzi preferiti.
Autentico eros
Scritto da STEFANIAil 15 maggio 2016 La storia di Lolita non sconvolge tanto per la tenera età della protagonista, ma quanto la narrazione sia curata al punto di non cadere mai nel volgare. lo trovo un romanzo piccante ma allo stesso tempo di una poesia unica.
Non soffermatevi agli stereotipi, sappiate guardare oltre.
Vi travolgerà e stravolgerà ma rimarrete composti e divertiti.
Vi sono tante versioni, la maggior parte ad un prezzo accessibile.
Poesia e scandalo
Scritto da luisiana90il 14 maggio 2016Recensire quest’opera risulta difficile per due motivi: a livello stilistico equivarrebbe a descrivere e commentare una poesia, riguardo la tematica affrontata, il romanzo, come avvenne in passato, suscita scandalo a causa dei rimandi espliciti alla pedofilia. Credo, come disse Oscar Wilde, che “un’opera d’ingegno non è mai morale o immorale, ma solo brutta o bella”, dunque personalmente giudico il romanzo in questione non basandomi su parametri etici. La poesia di questo libro rimane impressa nel lettore, il linguaggio elegante e prosastico non sfocia mai nel volgare, giocando sull’immaginazione del lettore. La lettura è resa abbastanza lenta dalle riflessioni e dalle descrizioni del protagonista, soprattutto nella parte centrale, ma a parer mio non diventa mai noiosa. Il tono è sensuale, malinconico, inquieto, con alcuni aspetti romantici ed altri appartenenti al genere beat. Consiglio vivamente la lettura di questo classico in cui Nabokov mostra appieno il suo genio.
Magnifico
Scritto da Danielail 13 maggio 2016Lolita é senza dubbio uno dei miei romanzi preferiti: mai scontato, sorprende ad ogni pagina. Piacevolissimo da leggere, per nulla pesante e mai noioso. Elegante ma mai retorico, Nabokov dà prova di una straordinaria capacità di scrittura. La trama é piuttosto semplice da seguire, sono invece molto più sottili le riflessioni del narratore (Humbert), che offrono spunti di riflessione per nulla banali. Inoltre il romanzo (scritto sotto forma diaristica) é fitto di citazioni e rimandi letterari preziosissimi. Lolita si può ormai annoverare tra i grandi classici da non lasciarsi sfuggire.
Sicuramente un classico
Scritto da MICHELEil 09 maggio 2016 "Lolita", il celeberrimo romanzo di Vladimir Vladimirovi? Nabokov è senza dubbio un classico;sebbene sia un romanzo relativamente recente, ha in sé tutte le caratteristiche per definirsi tale, a cominciare dall'incipit, tra i più famosi e i più belli mai scritti. Romanzo così tanto apprezzato ( perfino da quel genio di Kubrick che nel 1962 fa uscire un film omonimo) che il termine lolita è entrato nel nostro linguaggio e dizionario.
Trama interessante, stile di scrittura sublime, quasi poetico; non cade mai nel volgare lì dove sarebbe troppo facile cadere. Scorre tutto lineare fino alle varie descrizioni dei paesaggi degli Stati Uniti, che potrebbero risultare un po' pesanti. Molti hanno provato perfino compassione per la situazione sentimentale di Humbert Humbert, ma, in fin dei conti, pedofilo resta.
D'altronde nemmeno la "ninfetta" Lolita può considerarsi una "santa"...
Lettura assolutamente consigliata.
Originale e scorrevole.
Scritto da Giuliail 08 maggio 2016Un altro libro come questo non esiste. Scorre leggero alla lettura, non ti accorgi neppure di essere arrivato alle ultime pagine. Trama originale e senza tempo. Scritto talmente bene che non si riesce a non "giustificare" il punto di vista, seppur assai perverso, del protagonista. La trama in se forse è un po scarna, ma io ho amato letteralmente questo romanzo per come è stato scritto e per come l'autore ha reso "normale" qualcosa che "normale" non è. Non credo però sia un libro adatto a tutti.
Sicuramente coinvolgente ma duro
Scritto da gnaccarellail 07 maggio 2016Ho iniziato a leggerlo solo per curiosità non avevo nemmeno letto recensioni sul libro o sul film. Essendo una mamma ad un certo punto non riuscivo ad andare avanti perché le situazioni sono troppo inverosimili da accettare ma in coscienza sappiamo che ci sono realtà in cui queste menti malate agiscono indisturbate . Non lo consiglio a chi non regge l'idea della pedofilia , perché in sostanza é una dettagliata analisi della psiche di un pedofilo e di una baby prostituta
Affascinante, dolente, struggente
Scritto da Carlottail 06 maggio 2016Ho preso spunto da moltissime recensioni che mi consigliavano di leggere questo capolavoro e devo dire che capolavoro è e rimarrà sempre. Ero molto dubbiosa all'inizio; iniziato a leggerlo mi aveva coinvolto totalmente fino a quando a metà ho smesso per un po perché era diventato abbastanza pesante, con linguaggio molte volte non comprensibile e di dilunga molto a volte su descrizioni soprattutto di paesaggi americani (bellissime ma non da durare un intero capitolo). Fino a quando non sono arrivata al finale fantastico, dove si riscontra un'emotività che non è presente in tutto il resto del libro. Consiglio totalmente di leggerlo almeno una volta nella vita.
La mia recensione
Scritto da acanforamarco96il 05 maggio 2016 Questo libro mi fu suggerito da una mia compagna di liceo, sul finire del quinto anno, a ridosso dell'esame di maturità.
Lolita non è un libro come tutti gli altri, è impegnativo, non per tutti. Alcune frasi del libro le ricordo ancora a memoria, sebbene sia il classico tipo che legge e dimentica.
Nonostante tutto, il tema dell'erotismo è colto con vera maestranza, non eccedendo mai nella sfera della volgarità.
Un libro elegante e ricco, assolutamente da leggere per gli amanti di un simile genere.
LOLA!
Scritto da Francescail 24 marzo 2013Romanzo meraviglioso, scritto con una maestria unica. Emozionante, inebriante. Durante il romanzo, raccontato in prima persona, sembra quasi giusto questo amore perverso che H.H. ha per la piccola Lo in particolare e per le ninfette in generale. A parte la storia che potrebbe far storcere il naso ai "ben pensanti" il romanzo è genio puro che scorre tra le pagine. Il romanzo fa innamorare per la capacità di Nabokov di scrivere.
Lolita
Scritto da Humbertil 29 dicembre 2011Capolavoro di pura maestria letteraria del grande scrittore russo. La storia, che potrebbe apparire torbida e perversa, e per alcuni versi lo è, viene invece narrata in modo garbato e così elusivo da risultare estremamente delicata. Scritto in modo sorprendente, con la consueta ricchezza e precisione lessicale, rende la lettura piacevole anche nei tratti più puramente descrittivi. I personaggi raccontati con ironia appaiono talvolta al limite del grottesco, ma non si può non provare compassione e simpatia per il povero Humbert Humbert.
Amore o perversione?
Scritto da Enricoil 26 marzo 2011L’ immorale, illegale, struggente ossessione del maturo Hambert Hambert nei confronti dell’ ancora bambina Dolores Haze porterà l’ uomo a compiere le più ignobili bassezze per riuscire a far sua la giovane. Attraverso inganni, ricatti, false promesse e intimidazioni il vecchio “satiro” approfitterà delle grazie della sua “ninfetta”, diventandone dipendente e succube tanto che in alcuni passaggi del libro sembra trasformarsi da carnefice in vittima. Nabokov racconta questa storia con un’ eleganza magistrale, riuscendo a descrivere con grande classe e senza la minima volgarità anche le situazioni più scottanti ed evita di cadere in facili perbenismi e moralismi pur trattando un tema difficile e delicato come la pedofilia. L’ autore infatti pur condannando fermamente il comportamento del protagonista, tende a metterne in mostra più il lato umano e fragile che quello malato, facendo passare per amore la perversione di Hambert e il suo bisogno vitale per la piccola Lolita. Un libro che entra a pieno titolo nell’ olimpo dei grandi classici del ‘900 e che comunque per essere apprezzato in pieno và rapportato al periodo in cui è stato pubblicato.
Lo splendido racconto di un amore profondo e perveso
Scritto da GAETANAil 09 dicembre 2010 Questo romanzo lo si può solo amare follemente!!!
é la storia di un intenso amore perverso e l'autore,nel narrarla,riesce a non essere mai volgare.
L'eleganza con cui Nobokov riesce a trasmettere la voracità dei sentimenti del protagonista rende questo libro indimenticabile. Le lunghe pagine che descrivono paesaggi possono risultare superflue e noiose,ma riescono a far percepire al lettore quanto in quell'apparente vuoto spazio-temporale Lolita riesca a rappresentare TUTTO per l'attempato protagonista. Lolita diviene un'OSSESSIONE VITALE e lei ne è consapevole. Nonostante la sua sottile e quasi spietata cattiveria di abile "burattinaia",Lolita non è un personaggio negativo: lei è solo molto giovane.
La passione che rende schiavi...La cupidigia che rende irrazionali...Il desiderio perverso che rende folli...
Lolita è un capolavoro.
amato!
Scritto da Lullu86il 12 novembre 2010Ho amato questo romanzo come se ne amano pochi, una scrittura deliziosa, sui generis, colta e accompagnata da una trama dolcemente folle. Folle è il termine per descrivere il romanzo, folle è l'autore che riesce ad avvicinare il lettore alla psicologia deviata di un uomo innamorato, mai di un pedofilo. Amore e strazio, due opposti che si compensano in questo capolavoro letterario.
LOLITA
Scritto da davidvigoil 10 settembre 2010 Lolita e' una di quelle storie di cui si sente spesso parlare, un romanzo preceduto dalla propria fama la cui grandezza,propria a causa di questa fama, rischia di essere offuscata.
Quindi è bene chiarire subito: Lolita e' un grande romanzo, uno di quelli che non si dimenticano facilmente, sia per il conturbante contentuto che per l'abilta' con cui Nabokov riesce a narrarlo.
La storia e' quello del professore di letteratura francese Humbert Humbert che si infatua di una bambina, Lolita appunto, l'amore per la quale lo portera' a sposarne la madre e vivere una vita ossessionato dalla piccola...
Tutto, nell'esisistenza, Humbert e' in funzione di Lolita. Lolita diviene piu' di un' ossessione, diventa la vita stessa.
Bello, grande Lolita!
Leggendo il romanzo , pur provando un naturale distacco se non repulsione per la malata ossessione del protagonista, non e' possibile, tuttavia,non sentirsi in qualche modo vicino al suo stato emotivo, non provare, insomma, un po' di compassione per il suo ossessionato amore verso Lolita, amore assurdo e mortale che non lo fara' mai, anche in eta' avanzata, staccare dalla piccola Lo....
Il finale e' la degna sorte di una tragedia annunciata.
Giunti all'ultima pagina non sara' facile staccarsi da Lolita.
Lolita
Scritto da VIVIANAil 06 gennaio 2009Nabokov dimostra una straordinaria abilità narrativa, a fronte di un intreccio, per molti, controverso. Non vi è, tuttavia, alcuna parola, alcuna frase, che possa suggerire oscenità; al contrario ho ritrovato un'estrema eleganza stilistica.
laFeltrinelli Libri e Musica - Vigevano
Scritto da Valentinail 10 aprile 2011Come trattare temi tanto scabrosi come la pedofilia e l'incesto senza mai esplicitarli, senza descrizioni dettagliate e parole oscene; uno stile alto ed impeccabile per narrare del povero professor Humbert Humbert malato d'amore per Dolores, la lolita che lo lascerà perchè inaridita nell'anima dalla passione distruttiva di un uomo per una precoce bambina, ma pur sempre bambina.
laFeltrinelli Libri e Musica - Piacenza
Scritto da Delfinail 16 ottobre 2009<p>Lolita,racconta la scandalosa storia dell'ossessione amorosa del prof. Humbert Humbert per la sua "ninfetta" Dolores Haze, della quale sposa la madre solo per poterle stare accanto. La narrazione di questo strano, spaventevole e sconvolgente mondo procede con forza romanzesca e lucidità abbagliante. Profondo e sorprendentemente tenero, Nabokov ha creato un personaggio di statura mitica, che si fissa per sempre nel ricordo del lettore.</p>
laFeltrinelli Libri e Musica - Bergamo
Scritto da Alessandrail 20 agosto 2009<p>Tutto il fascino elusivo dello stile di un grande scrittore. La prima parte è sublime poesia, la seconda delirio e follia allo stato puro. Romanzo intenso, ossessivo, ipnotico. Un classico moderno che va assolutamente letto.</p>
laFeltrinelli Village - Curno
Scritto da Ivonneil 11 luglio 2009<p>Intenso, ossessivo, ipnotico...</p>
laFeltrinelli Librerie - Palermo
Scritto da il 08 giugno 2005Quando l'amore diventa ossessione - ma non solo - e un solo giorno può diventare immortale. Un romanzo meraviglioso, una scrittura straordinaria.
Dettagli
- GenereNarrativa erotica
- Listino:€ 12,00
- Editore:Adelphi
- Collana:Gli Adelphi
- Data uscita:30/10/1996
- Pagine:400
- Formato:Tascabile
- Lingua:Italiano
- Traduttori:Giulia Arborio Mella
- EAN:9788845912542