Il mio indimenticabile amore francese

Ero abbastanza sicura che questo libro mi sarebbe piaciuto dato che Lucy Coleman è uno degli pseudonimi che usa l’autrice Linn B. Halton. Anna sembra essere realizzata, un lavoro importante che adora, un fidanzato che le ripete ogni minuto che la ama, ma lei della parola Amore ha una diffidenza tremenda visto che è stata scottata una volta, ed è difficile da dimenticare. Karl sembra essere davvero l’uomo perfetto, fin troppo perfetto. Va bene volere fare carriera, ma lui mette il lavoro al primo posto, e Anna ci mette un po' ma lo capisce. Purtroppo per rompere con Karl c’è una sola strada da percorrere, licenziarsi, perché lui è anche il suo capo. Così di nuovo single e pure disoccupata, decide di passare l’estate in Francia, dove i genitori si sono trasferiti con l’intenzione di aprire un Bed and Breakfast, lì ce molto da fare visto che la ristrutturazione dei locali è grande, ed Anna è una di quelle persone che non riescono proprio a stare con le mani in mano, quindi se riesce anche ad aiutare i genitori, perché no. La campagna francese è sempre magica, Anna ha bisogno di capire come procedere per ripartire da capo, e questa volta ha le idee chiare su una cosa, lei ama il suo lavoro e lo sa fare bene quindi la cosa migliore è aprire un’attività in proprio, ma ci sono tante cose a cui pensare. Riesce a mantenere la testa impegnata e nello stesso tempo schiarirsi le idee grazie al lavoro manuale, aiutando Sam nella ristrutturazione. Tra calce e stucco inizia a conoscere questo ragazzo, che nel lavoro è un vero professionista ed ha tutto sotto controllo, mentre nella vita privata è un vero mistero. Sam infatti a differenza di Anna non ha piani a lungo termine. Ha un passato che non ama raccontare, e dopo un esaurimento si è trasferito in paese vicino ai genitori, acquistando un vecchio mulino che una volta ristrutturato sarà la sua casa. Ma tra il lavoro al B and B dei genitori di Anna, e tutti i vari lavoretti che fa in paese, il tempo per lavorare al suo mulino non c’è mai, e si ritrova a vivere in una roulotte sgangherata, a tempo indefinito. I caratteri dei due sono completamente gli opposti, eppure sembra che Anna con la sua presenza stia facendo bene a Sam, che sembra avere di nuovo qualcuno di cui fidarsi. Un diversivo alle solite giornate di lavoro viene dato dal ritrovamento di un vecchio cofanetto contenente alcuni gioielli, e se anche per legge ora quel cofanetto appartiene ai genitori di Anna, lei capisce immediatamente che per qualcuno quella piccola scatola ha un enorme significato, così decide di volere rintracciare i precedenti abitanti della casa per poterlo restituire, ma fin da subito capisce che non è affatto una cosa facile. Nella casa abitava un ragazzino, che dal nulla come era arrivato è anche sparito senza lasciare tracce, ma tutti in paese lo ricordano con affetto, ed Anna è ancora più determinata a trovarlo. Coinvolgere nelle ricerche Sam è naturale, non solo per la lingua ma perché ama il tempo passato in sua compagnia, anche se a volte la fa davvero ammattire. Almeno tutti i due hanno un po’ di distrazione, Anna da Karl che sembra non avere affatto rinunciato a lei, anzi non si vuole proprio fare scombinare i piani che si era prefissato e cerca in tutti i modi di riconquistarla, anche con gesti fin troppo estremi. Sam invece sta per partire per Cannes, dopo anni ha finalmente deciso di accettare l’invito di vecchi amici per una rimpatriata, forse incontrarli di nuovo può aiutarlo a dare una svolta al suo passato, ma da solo è un passo importante da fare, troppo, ed Anna decide di accompagnarlo. Il viaggio ha il potere di fare capire meglio Sam agli occhi di Anna, non certo come si aspettava, ma in fondo, quello che succede a Cannes resta a Cannes. Certo è che al ritorno Anna ha le idee ben chiare, non se lo aspettava di certo ma è successo, si è innamorata di Sam, ma lui ancora non è pronto, il passato è ancora troppo presente. Non vi dico se Karl finalmente la capisce che Anna lo ha definitivamente lasciato, se finalmente finiranno il Bed and Breakfast dei genitori di Anna e se finalmente troveranno il proprietario della misteriosa scatolina, ma questo lo scoprirete solo leggendo il libro. Un romanzo davvero molto carino che ho davvero apprezzato, dove i personaggi hanno caratteri ben definiti che li rendono unici, una narrazione facile da seguire ed ambientazioni perfettamente descritte. E’ vero che si tratta di un romanzo leggero, ma ho davvero apprezzato come viene strutturata tutta la storia e come seguono gli eventi, perché non sono mai scontanti. Come sempre auguro a tutti voi una buona lettura, ed io vi do appuntamento alla prossima recensione librosa.