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Nationality Letteratura: Turchia
Il museo dell'innocenza
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Il museo dell'innocenza - Orhan Pamuk - copertina
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museo dell'innocenza

Descrizione


La vita, le convenzioni e il caso trasformano il colpo di fulmine tra Kemal e Füsun prima in una passione erotica travolgente e poi in un interminabile, languido corteggiamento. Per otto anni Kemal sarà al fianco di una donna seducente e irraggiungibile, nell'attesa e nella speranza di realizzare il suo sogno d'amore. Nel primo romanzo dopo il Premio Nobel del 2006, Pamuk ci regala lo struggente ritratto di un incontro e la storia indimenticabile di un'epoca e di una città, la sua, Istanbul.
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Dettagli

2011
Tascabile
587 p., Brossura
Masumiyet müzesi
9788866213062

Valutazioni e recensioni

Giancarlo Sidoti
Recensioni: 1/5

Il libro non è assolutamente all'altezza dello scrittore. Forse l'amore feticista per una sua amante, donna o città, poteva essere un'ottima scelta. Anche l'idea di fare un romanzo di racconti legati agli oggetti di quel feticismo era geniale. Ma l'idea non è stata realizzata adeguatamente. Totalmente noioso, ripetitivo. Il personaggio di Kemal è del tutto involuto e Pamuk si arrampica sugli specchi per portare avanti il suo romanzo. Pertanto dichiaro di abbandonare il libro sul treno Roma Palermo dopo averne letto solo un quarto, fino a pagina 162. 3 agosto 2017, ore 11 e 22

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FEDERICA SESTI OSSEO
Recensioni: 4/5

Pagina dopo pagina si accentua il calvario amoroso del protagonista Kemal e insieme quello del lettore. Il museo dell' innocenza è un libro innegabilmente lungo, ma alla stesso tempo innegabilmente Pamuk non cede il passo ad un calo di intensità della sofferenza. Insieme a Kemal e Füsun percorriamo le strade della Instanbul borghese anni 70, sorprendendoci, attraverso la dettagliata descrizione dei luoghi e dei profumi, dello struggimento dettato da una passione proibita. La ricerca di Kemal di riesumare la metaforica salma della giovane studentessa, ormai donna, sfocia in un perverso e lacerante, in quanto infruttuoso, tentativo di vivere il passato e il futuro. Il presente dovrà cozzare con le volontà constrastanti di Füsun e con la incapacità di Kemal di ascoltare altro se non il suo ricordo e il suo volere.

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Recensioni

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Orhan Pamuk

1952, Istanbul

Scrittore turco, Premio Nobel per la letteratura nel 2006. Abbandonati gli studi di architettura, esordisce con il romanzo Il signor Cevdet e i suoi figli (1982), affresco di tre generazioni ambientato nel quartiere natio di Nisantasi, con il quale ottiene grande successo; cui sono seguiti La casa del silenzio (1983) e Il castello bianco (1985), nei quali l’incontro tra un giovane veneziano e uno studioso ottomano è pretesto per affrontare quello, problematico e conflittuale, tra Oriente e Occidente. Lo stesso tema ricorre, declinato in modi diversi, anche nei più recenti Il mio nome è rosso (1998, premio Grinzane) e Neve (2002), dai risvolti più marcatamente politici. Istanbul (2003) ha affascinato per l’abile tessitura che cuce...

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