3096 giorni

Sconvolgente la trama di questo sequestro. Nella sua pacatezza la protagonista/autrice/vittima incarna in ognuno di noi una sorta di veleno quotidiano, al quale ci si abitua pagina per pagina. A tal punto mi sono immersa nella lettura da faticare, alla fine, a prendere confidenza con la salvezza. Comprendo, dolorosamente, le scelte dell'autrice. Prigione e libertà paiono essere clamorosamente identiche.

Questo tipo di libro, per essere onesti, si legge per motivi che possono essere abbastanza discutibili: curiosità, morbosità, la voglia di voler capire le motivazioni nascoste dietro una storia così truce. Io ero curiosa (d'altronde luna delle mie serie tv preferite é Criminal Minds), e devo dire che la storia di Natascha, rapita e tenuta prigioniera per otto anni e mezzo, oltre ad essere scritta molto bene, non diventa mai morbosa, ma cerca di dare un perché. È un libro che non so se consigliare, ma ad ogni modo io ho apprezzato parecchio tutto il suo discorso sulla Sindrome di Stoccolma, e sul fatto che non é tutto o bianco o nero.

ho seguito la storia della ragazza e sono stata contenta per la sua liberazione. ho deciso cosi di comprare subito il libro non appena sarebbe uscito. il libro è bellissimo, uno di quei libri che vanno letti almeno una volta nella vita. il libro è scorrevole, scritto in una maniera molto semplice che permette a chiunque di leggerlo e capirlo. è emozionante ed è toccante. si è li con lei ad affrontare il mostro e a cercare di sopravvivere e riuscire a liberarsi gioendo. il libro ti permette di vedere dall'interno quello che generalmente si vede solo dall'esterno. a me è piaciuto particolarmente. lo straconsiglio