Storie di donne straordinarie

I grandi eventi della Storia riscritti dal punto di vista delle donne che vi hanno partecipato. A partire dalle idee politiche e dallo stile di scrittura di Villaggio prometteva bene, nella prefazione si manteneva abbastanza all’altezza delle aspettative, ma quello che poteva essere un libro umoristico filofemminista si rivela essere tremendo. Il capitolo finale poi è in assoluto il peggiore. Umorismo sporadico, datato e tiepido, ripetutamente omofobo e antisemita, il massimo della gag è raccontare che Mosè si fa le canne e far parlare romanaccio il soldato pretoriano. Un paio di dichi e vadi dovrebbero essere una specie di firma, ma i sospetti (o magari la speranza) che non l’abbia scritto davvero un autore un tempo notevole come Paolo Villaggio si insinuano nel lettore.

cinismo sciocco...esagerato!!!niente sana comicità..sono veramente delusa!

Decisamente deludente questo ultimo libro di Villaggio. Dopo Storia della Libertà di Pensiero (molto più piacevole), l'autore cerca di bissare ma cadendo un pò troppo nel volgare... sembra di rivedere uno dei soliti film di fantozzi dove l'esagerazione e la volgarità trionfano. Storie di donne che in realtà hanno un unico copione. Vittime di uomini importanti ma in realtà stupidi, omosessuali, o incapaci ... il chè mi sembra davvero eccessivo anche per un libro che vuol far dell'ironia su personaggi del passato.