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Racconti Molesti di Francesco Cusa è decisamente un libro particolare. Devo ammettere che sono rimasta titubante e incerta quando l’ho avuto per la prima volta tra le mani, per via della copertina e delle illustrazioni molto forti e inusuali. Quella che a prima vista sembrava essere una raccolta di racconti horror, si è rivelata essere tutt’altro. Racconti Molesti si compone di 41 racconti di varie dimensioni: si passa da quelli brevissimi di un paio di pagine ad altri decisamente più lunghi. I racconti sono divisi in diversi gruppi a seconda dell’argomento trattato: si parla di esseri sovrannaturali, si tratta il tema dell’amore, si parla di donne o ancora di “luoghi, spazi e zone“. La maggior parte dei racconti è narrata in prima persona. I protagonisti sono di solito ritratti in svariate scene di vita quotidiana durante le quali il lettore viene invitato ad assistere alle loro azioni e ai loro pensieri che, senza freni e senza regole sociali, si abbattono inclementi sulla realtà. Le osservazioni dei protagonisti sono irriverenti, crude e sembrano emergere dall’io più profondo che non teme le convenzioni e il ben pensare comune. A turbare maggiormente però è ben altro: durante la lettura il lettore è portato ad ipotizzare che in alcune situazione il suo agire non è molto diverso da quello dei protagonisti dei racconti e che le realtà grigie e tediose raccontate non sono poi così inverosimili. Spesso qualche pensiero “molesto” forse è stato fatto anche da lui. Alcuni racconti sono inoltre accompagnati dalle superbe illustrazioni di Daniele La Placa, che non si limitano a rappresentare solo il racconto, ma ne sono parte integrante e contribuiscono ad aumentare quel senso di disturbo che nasce dalla lettura. In conclusione posso dire che questo libro è riuscito a “molestarmi”, a farmi vacillare e a farmi perdere l’equilibrio, facendomi precipitare in mondi diversi o conturbanti, che non sono altro che i mille volti del mondo che tutti i giorni ci circonda. Il mio consiglio è quello di provare a farsi inghiottire da queste pagine ed osare, senza temere di farsi “molestare” dai pensieri e dalle azioni dei personaggi disturbanti di Francesco Cusa.
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