A casa prima di sera

"A casa prima di sera" è un romanzo che si articola su un doppio binario narrativo e, proprio per questo, originale e unico. Da un lato la storia di una casa infestata da presenze oscure, narrata attraverso un libro (qui il genere horror); dall'altro la figlia dell'autore del libro che, a distanza di 25 anni, torna in quella casa per smentire tutto quello che il padre aveva raccontato (e qui il genere thriller). I due binari narrativi si alternano e si intrecciano, restituendo al lettore la giusta dose di suspense. Sebbene l'horror non rientri tra le mie preferenze, la bravura dell'autore mi ha fatto molto apprezzare questo romanzo che definirei assolutamente interessante

Mi sono approcciata alla lettura di questo libro sperando di addentrarmi in una storia horror ambientata in una casa infestata dell'epoca vittoriana. Fino a pagina 330 così è stato. Nonostante non abbia mai avuto un terrore tale da guardarmi intorno, ero incuriosita dalle pagine dove, finalmente, dopo tanto girovagare, i fantasmi erano protagonisti. Il signor Ombra, William Garson, Kate Curtis, la signorina Pennyface e Carver Curtis con le sue campanelle erano le persone dell'altro mondo che infestavano BaneberryHall: alcune buone e alcune cattive? tutte buone o tutte cattive? Ho macinato il libro per trarre le fila della loro storia raccontata dal padre di Maggie, la protagonista dell'altro racconto presente all'interno del libro, ambientato ai giorni nostri. La storia passata di 25 anni fa, raccontata dal padre è come si può ben intuire quella che ho preferito, anzi in qualche occasione mi ha pure dato noia tornare al presente a leggere la storia di Maggie. Avrei voluto saltare quelle parti e proseguire con il racconto del padre, sicuramente a tinte più horror rispetto a quello di Maggie che si è alla fine rilevato più un giallo. Non mi è piaciuto il finale, dove si da una spiegazione razionale ai racconti del padre, alle morti sospette avvenute nella tenuta e alla storia di Maggie stessa. Purtroppo le aspettative erano quelle di leggere un racconto paranormale dove si combattevano gli spiriti e non le persone. La conclusione, il riportare tutto alla realtà e alla razionalità non mi è piaciuto molto, anzi ha tolto quel fascino e deluso la curiosità che mi ha accompagnato per tutta la durata del libro.

Romanzo che fino agli ultimi capitoli non si lascia etichettare, oscillando tra il genere horror e il thriller. Ho trovato molto intrigante il doppio filone narrativo e, nonostante in qualche punto si faccia un po' troppo sentire la presenza del traduttore, lo ritengo un libro ben scritto. Complimenti alla casa editrice per aver adocchiato questo autore. Proprio a voler trovare un difetto, la narrazione potrebbe risultare un po' lenta nei primi capitoli. Lo consiglio vivamente a chi ama i libri che ti costringono a non posarli per poter leggere subito il prossimo capitolo!