La rivoluzione non è più quella

Henri Lefebvre, con Sartre tra i maggiori filosofi francesi contemporanei, ha incontrato una militante comunista, Catherine Règulier; insieme hanno parlato, hanno dialogato per tre o quattro mesi: questo libro ne è il risultato. Il «taglio» discorsivo del loro confronto ha permesso di affrontare concetti astratti in modo incisivo e concreto, ha consentito di parlare di tutto ciò che, nel mondo moderno é stato lasciato in ombra, relegato in ambiti nascosti e inoffensivi. Respingendo ogni riduttivismo interpretativo ed ogni tentazione dogmatica, senza per questo dissimulare le loro contraddizioni e i loro disaccordi, Lefebvre e Regulier hanno affrontato tematiche tra le più rilevanti della nostra epoca: dall'opposizione antistaliniana nei partiti comunisti alle metamorfosi del concetto stesso di «rivoluzione», dagli archetipi del socialismo alle nuove vie», dai compromessi alle compromissioni, dalle «utopie concrete» alle strategie mondiali, dal ruolo della morte a quello della politica, dall'eurocomunismo ai fenomeni di burocratizzazione nei partiti di massa, dalla «qualità della vita» ai nuovi bisogni.