Le dieci fortune

La lettura di quest'opera ha rappresentato per me una straordinaria scoperta: essa mi ha guidato ad analizzare il mio vissuto e il mio presente, inducendomi ad un totale esame di coscienza del mio modo di essere. Un libro che, quasi come un Vangelo moderno, devi leggere facendotene coinvolgere, altrimenti la sua efficacia è sprecata. Davvero una lettura edificante e ricolma di sapienza.

L'autore dichiara di averlo scritto in un soffio, ed in un soffio l'ho letto. Profondo, commovente ed a tratti divertente... Consigliatissimo.

Direi che non ci siamo proprio. Il libro è cosparso da ripetuti passaggi autocelebrativi, da costruzioni fraseologiche creative (il che non è esattamente un complimento) e da una marcata prolissità di fondo. Si percepisce inoltre lo sfoggio culturale fine a sé stesso (emblematico e l'aneddoto shakespeariano di "Much ado about nothing"). Il risultato è il parto autobiografico di un buon professionista con competenze tecnico manageriali ma non precisamente una persona "interessante" in senso lato. Non ho capito infine in cosa consistano queste dieci fortune. Alcune sono altamente opinabili, tipo la fede calcistica, o non precisamente da prendere ad esempio per un cattolico fervente, come la sua situazione familiare pregressa, oppure semplicemente non esistono, come la salute, purtroppo; è chiaro che subire un triplo bypass a 44 anni e una diagnosi di carcinoma prostatico all'alba dei 60, non significa, la cosa mi dispiace, possedere una salute di ferro. In ultima analisi, in quest'opera prima, traspare la pochezza del messaggio da trasmettere al lettore e la quasi totale mancanza di autocritica, certo dovuta alla esagerata considerazione che l'autore ha di sé stesso.