La sfortuna, una fortuna! Come fare della propria disabilità una forza

L’incontro tra Chiara, ipovedente per una rara malattia, e Dario, cieco dalla nascita, è una storia semplice ma coinvolgente e affascinante perché vera, in cui si percepisce la loro voglia di far conoscere il mondo dei non vedenti a tutti, grandi e piccoli, e di tendere la mano a chiunque, disabile e non, stia attraversando un momento difficile. Il testo è breve e originale per la scelta di alternare le voci di lei e di lui, e quindi anche i rispettivi punti di vista, in capitoli distinti; si trovano inoltre le poesie scritte dalla stessa Chiara, che fanno da collante tra le varie vicende del racconto. L’impaginazione non è lasciata al caso, infatti la stampa è a caratteri grandi, disponibile anche in formato audio, e arricchita dalle foto dei due giovani. Nota di merito anche alla copertina, sempre frutto degli autori, ovvero un disegno su tela che li raffigura sul fronte e sul retro il simbolo dell’infinito, entrambi rappresentativi della loro testimonianza. A mio parere insomma, un libro sentito e curato personalmente, a cui vale la pena prestare occhi e cuore. P. S. Parte del ricavato è devoluto in beneficenza dalla casa editrice.

L’incontro tra Chiara, ipovedente per una rara malattia, e Dario, cieco dalla nascita, è una storia semplice ma coinvolgente e affascinante perché vera, in cui si percepisce la loro voglia di far conoscere il mondo dei non vedenti a tutti, grandi e piccoli, e di tendere la mano a chiunque, disabile e non, stia attraversando un momento difficile. Il testo è breve e originale per la scelta di alternare le voci di lei e di lui, e quindi anche i rispettivi punti di vista, in capitoli distinti; si trovano inoltre le poesie scritte dalla stessa Chiara, che fanno da collante tra le varie vicende del racconto. L’impaginazione non è lasciata al caso, infatti la stampa è a caratteri grandi, disponibile anche in formato audio, e arricchita dalle foto dei due giovani. Nota di merito anche alla copertina, sempre frutto degli autori, ovvero un disegno su tela che li raffigura sul fronte e sul retro il simbolo dell’infinito, entrambi rappresentativi della loro testimonianza. A mio parere insomma, un libro sentito e curato personalmente, a cui vale la pena prestare occhi e cuore. P. S. Parte del ricavato è devoluto in beneficenza dalla casa editrice.