La storia di Elsa Morante

Un libro da leggere assolutamente

Questo è uno di quei libri per cui trovare le parole adatte con cui recensirlo è impossibile. È fin troppo ovvio sottolineare lo stile lirico della Morante, capace anche di adattare il registro ai vari personaggi protagonisti (pure e soprattutto a quelli di estrazione popolare). La Storia si legge soprattutto perché si vuole avere uno spaccato del periodo storico che va dalla Grande Guerra a tutto il dopoguerra vissuto da chi la Guerra non l'ha fatta ma l'ha subita. Magistrale la descrizione delle disillusioni e dell'atteggiamento nichilistico di chi aveva visto nel Fascismo la svolta tanto agognata per l'Italia. Splendido libro, immancabile

Più che un libro è un insieme di quadri d’autore descritti da un abile osservatore nei minimi particolari. La descrizione è così accurata, profonda e commovente che sia l’ambientazione che i personaggi si materializzano davanti al lettore che ne diventa parte integrante. Nulla è trascurato e la stessa attenzione data ai personaggi, è concessa al cane Blitz, al gatto Rossella, ai canarini Peppiniello e Peppiniella che partecipano agli eventi degli umani, fino a giungere alla metamorfosi di Bella che da cane si trasforma in essere umano. Numerose le frasi sulle quali riflettere, tra queste: “la vera anarchia non può ammettere la violenza. L’idea di anarchia è la negazione del potere. E il potere e la violenza sono tutt’uno” e ancora “La camera a gas è l’unico punto di carità, nel campo di concentramento”. È un libro da leggere e da rileggere.