Support and defend

la storia è ben sviluppata e coinvolgente. Non è certo il tipo di romanzo a cui ci ha abituati Clancy thriller tesi e incredibilmente complessi, ma coerenti nella trama, con mille avvenimenti apparentemente scollegati che si incastrano in un unico grande puzzle. Da questo punto di vista i precedenti capitoli della serie erano più "canonici", sebbene anch'essi scritti con l'aiuto di un co-autore. Questo Support and Defend assomiglia più a una spy story alla Jason Bourne, mi verrebbe da dire, il protagonista agisce quasi sempre solo, mentre quasi mai viene descritto lo "scenario più grande", quando invece Clancy ci aveva abituati all'alternanza tra momenti di azione nei "piccoli scenari" e momenti di "fanta politica" descrivendo le mosse sulla grande scacchiera.

Premesso che Tom Clancy ci ha purtroppo lasciati, e quindi, probabilmente, molto poco di questo libro è farina del suo sacco, devo dire che la storia è ben sviluppata e coinvolgente. Non è certo il tipo di romanzo a cui ci ha abituati Clancy thriller tesi e incredibilmente complessi, ma coerenti nella trama, con mille avvenimenti apparentemente scollegati che si incastrano in un unico grande puzzle. Da questo punto di vista i precedenti capitoli della serie erano più "canonici", sebbene anch'essi scritti con l'aiuto di un co-autore. Questo Support and Defend assomiglia più a una spy story alla Jason Bourne, mi verrebbe da dire, il protagonista agisce quasi sempre solo, mentre quasi mai viene descritto lo "scenario più grande", quando invece Clancy ci aveva abituati all'alternanza tra momenti di azione nei "piccoli scenari" e momenti di "fanta politica" descrivendo le mosse sulla grande scacchiera. Come già detto da alcuni prima di me, può essere considerato una sorta di spin-off, (a mio avviso, il libro dell'universo di Jack Ryan che si avvicina di più a questo è "Senza Rimorso"), ma non per questo da scartare, in quanto bene scritto e coinvolgente.

E' l'ennesimo libro scritto da Tom Clancy nella saga della famiglia Ryan, ora allargata al nipote Caruso. premesso che li ho letti tutti a partire dal famoso "Caccia all'ottobre rosso" anche questo lo trovo avvincente. Il grande merito di Clancy è sempre stato quello di intrecciare i suoi romanzi con l'attualità storica, e a volte ad anticiparli. I nemici cambiano sempre e dai Sovietici si passa agli attuali Russi o Cinesi, Paesi che tentano di diventare superpotenze