Tutti i giorni è così. Le storie di Cala Marina

Roberto Centazzo ha questa capacità. riesce a rendere i personaggi talmente reali che sembra davvero di conoscerli. Siamo a Cala Marina, un piccolo paese della riviera. E' ancora primavera e la città è abitata solo dai residenti, per i turisti è ancora presto. Alla stazione tutti i giorni troviamo Dalmasso, il capostazione, che non può muovere un muscolo senza che la moglie lo controlli, perennemente fissa alla finestra. Ma lui il suo modo di evadere lo ha trovato, in una stanza è riuscito a creare un plastico di tutta la zona, e li è lui a dettare le regole. Troviamo poi Silvano con la sua edicola, perché solo l'edicolante lui poteva fare. Se da ragazzo gli chiedevate cosa voleva fare, il suo sogno era solo uno, leggere fumetti. Bene, grazie all'edicola non solo ci riesce, ma li legge pure gratis. A fianco c'è il bar di Ludovica, che è bravissima come barista ma è cresciuta davvero troppo in fretta. Da quando non ci sono più i genitori è lei a doversi occupare della sorellina che ha costante bisogno di attenzione, e la sua vita è tutta li, lavoro e famiglia. Ogni giorno al bar possiamo trovare il professor Martinelli, che fa il pendolare ed insegna matematica. Puntuale tutti i giorni prima di prendere il treno che lo porta al lavoro si ferma in edicola a prendere i giornali e poi al bar a fare colazione. Troviamo poi il tassista Bartolomeo, che fino a quando la città non si riempie di turisti ha ben poco lavoro da fare, per fortuna che ha la passione delle parole crociate. Non dimentichiamoci di Adelmo, il narratore di questa storia che tutto vede e sa. Peccato che nessuno invece conosca il suo nome, per tutti è solamente il Muto, perché si, Adelmo non riesce a parlare. Ogni settimana ricevono poi la visita del maresciallo Norberto della Polizia Ferroviaria per un veloce controllo, ma cosa ci sia da controllare nessuno lo sa, non succede mai niente a Cala Marina, ogni giorno è sempre uguale all'altro, niente di nuovo, tutti i giorni è così. Ma arriva un giorno che nessuno si aspetta, dove una bellissima donna scende dal treno, acquista un giornale, fa colazione al bar e poi prende il taxi per farsi portare alla pensione Miramare. Una donna bellissima che non passa certo inosservata, ma che scompare nel nulla e ricompare il suo corpo. Proprio li, dove non accade mai nulla, ora la cittadina e tutti i suoi abitanti sono nel fermento dell'accaduto. Tutti sanno che se si fa affidamento al maresciallo Norberto, c'è da stare freschi. Un libro particolare, narrato in uno stile unico che solo l'autore riesce ad ottenere. La storia è raccontata con una cadenza calma e quasi nostalgica, ma è talmente ricca di particolari che nonostante il tono piatto non si può fare a meno di venirne risucchiati, tanto tutta la storia ed i suoi personaggi vengono descritti in modo così preciso e particolareggiato che sembra di stare dentro la storia, magari sulla banchina della stazione. Un libro particolare ma che non vi lascia delusi, dove vi consiglio, se non vi prende inizialmente di darli un'altra possibilità dopo un po' di tempo. Così ho fatto io , e ora ho appena acquistato il secondo romanzo della saga dedicata a Cala Marina perché voglio conoscere anche gli altri personaggi. Come sempre auguro a tutti voi una buona lettura, ed io vi do appuntamento alla prossima recensione librosa.