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Un mese e mezzo in Afghanistan - Cristina Buonacucina - copertina
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Un mese e mezzo in Afghanistan - Cristina Buonacucina - copertina
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Descrizione


Sono stata addestrata ad allenare gli occhi ma, quel giorno, quando sono saltata in aria, non ho davvero visto nulla. Bala Murghab 17 maggio 2010Cristina Buonacucina, nata a Foligno nel 1983, si arruola come VFP1 nel 2005. Dopo l'addestramento ad Ascoli Piceno, è assegnata come Caporale a Bolzano al 4° Reggimento A.V.E.S. "Altair". È fra le prime cinque donne inserite nel Reggimento, fino ad allora prettamente maschile. Nel 2008 vince il concorso per VFP4. Di nuovo ad Ascoli Piceno e poi il trasferimento al 32° Reggimento Genio Guastatori di Torino. Ottiene la qualifica di MINEX, cioè di mini artificiere. Parte per l'Afghanistan nel marzo 2010 ed è promossa Caporale Maggiore. Il 17 maggio 2010, nella località Mangan, mentre si recava a Bala Murghab a bordo di un Lince, è gravemente ferita dall'esplosione di un ordigno improvvisato nella quale persero la vita Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio. È la prima donna soldato italiana ferita in Afghanistan.
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Dettagli

2014
12 maggio 2014
100 p., ill. , Brossura
9788897221340

Valutazioni e recensioni

Recensioni: 3/5

Il libro racconta la vita della prima donna soldato italiana ferita in Afghanistan. Il 17 maggio 2010, a Mangan, mentre stava raggiungendo la base di Bala Murghab a bordo di un Lince, a 25 chilometri dalla meta, venne gravemente ferita nell’esplosione di un ordigno improvvisato. Nell'attentato persero la vita Massimiliano Ramadù e Luigi Pascazio. Il libro raccoglie le emozioni della ragazza che racconta il difficile periodo post attentato caratterizzato dalla riabilitazione. Scritto in maniera molto semplice, quasi fosse un diario.

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