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Persone in Calabria - Vincenzo Padula - copertina
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Persone in Calabria
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Persone in Calabria - Vincenzo Padula - copertina
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Descrizione


Padula, attraverso le pagine del "Il Bruzio", raccolte successivamente in questo volume, "Persone in Calabria", si scaglia contro i latifondisti e la borghesia calabrese accusandoli di legittimismo filo borbonico, di tenace difesa dei propri privilegi e di fomentare addirittura il brigantaggio post-unitario. Il valore dei suoi articoli risiede soprattutto nell'interesse che essi rivestono come documenti di costume, privilegianti la descrizione dello stato delle persone della Calabria. Del vasto disegno editoriale poté essere attuata solo la parte iniziale, quella che si riferiva alla descrizione dei ceti popolari (contadini, pescatori, ecc.), ma non è difficile immaginare, non solo alla luce della sua ideologia, ma anche da alcuni accenni rimastici, quali sarebbero stati i toni polemici del Padula sul clero e sulla borghesia.
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Dettagli

2010
1 gennaio 2010
330 p., Brossura
9788864562094

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Vincenzo Padula

(Acri, Cosenza, 1819-93) scrittore italiano. Sacerdote, abbandonò e riprese più volte l’abito talare. Partecipò attivamente alle cospirazioni antiborboniche e dopo il 1848 fu costretto a lasciare l’insegnamento. Esordì con due novelle in versi (Il monastero di Sambucina, 1842; Valentino, 1845), in cui il patetismo romantico, influenzato dal modello byroniano, volge verso esiti di un «orrido» e di un «maledettismo» spesso di maniera. In seguito scrisse altri versi (una trasposizione metrica dell’Apocalisse, 1854; Poesie varie, 1878; Poesie, postume, 1894) e il dramma Antonello capobrigante calabrese (composto nel 1850, pubblicato nel 1864), dove torna a tematiche già affrontate in Valentino, ma con una nuova attenzione alle ragioni sociali. La sua opera più importante è costituita dal periodico...

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