Zahra's paradise. I figli perduti dell'Iran

Stupendo reportage da un iran soffocato sotto questa terribile & maledetta cappa pseudo-religiosa, da leggere!!!

Sono rimasto piacevolmente colpito da questa graphic novel: una storia che colpisce e fa riflettere, raccontata in maniera molto leggera. La trama è molto semplice ma il respiro di questo libro è molto più ampio, rappresenta l'oppressione di un popolo, è un inno alla vita, ma allo stesso tempo una commemorazione di tutti quelle morti di cui un governo si è macchiato per meri interessi politici ed economici. Un'ottima summa di questo libro è data da Azer Nafisi: "Ti spezza il cuore... non è una semplice storia sulla tirannia e sul dolore della perdita, ma una celebrazione della vita e della voglia di viverla.". Detto questo, anche i disegni sono bellissimi: illustrazioni bellissime e che vanno dritte al punto senza troppi virtuosismi grafici. Un libro del quale non avevo mai sentito parlare, ma che consiglio.

Ambientato in Iran dopo le elezioni-truffa del giugno 2009, Zahra’s Paradise è la storia di Zahra, donna disperata per la scomparsa del figlio in seguito alla repressione della manifestazione che vide protestare oltre tre milioni di persone nelle strade e piazze di Teheran con l'intento denunciare i brogli elettorali e a richiedere nuovamente le elezioni. Nonostante le vicende siano inventante, stupisce non poco la loro verosimiglianza e la descrizione di pene, torture e sparizioni multiple avvenute realmente in quell'occasione e in innumerevoli altre in passato (e ahinoi, in futuro!). Nonostante il bianco e nero, essenziale per i toni cupi e drammatici di quanto descritto. alcune tavole di denuncia sono davvero di impatto e assolutamente impossibili da dimenticare. Consigliato!!