Il libro per la scuola tra idealismo e fascismo
Questo volume ricostruisce l'attività della Commissione centrale per l'esame dei libri di testo, istituita nel 1923 dal ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile, nel quadro del riordinamento della scuola avviato con la riforma che porta il suo nome, rimasta in vigore fino al 1928. La ricerca consente di approfondire e di confrontare la concezione del libro per la scuola che orientava le valutazioni e l'operato del pedagogista neoidealista Giuseppe Lombardo Radice e dei suoi collaboratori, con gli indirizzi assunti, successivamente, da Giovanni Vidari e, soprattutto, da Balbino Giuliano, Michele Romano e Alessandro Melchiori, artefici, questi ultimi, della vera e propria opera di fascistizzazione del libro per la scuola.
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Anno edizione:2005
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