“Parlando avrei aggiunto dolore a dolore. E dando a mia figlia il bel nome di Salomé le ho accollato una maledizione che non conosco” Ginda, Masa e Raya sono le madri salvate del titolo del bel romanzo di Colombe Schnek. Un titolo all’apparenza ottimistico ma che nasconde in realtà tra le sue pagine la tragedia più grande che una madre possa affrontare: la morte dei propri figli. Ginda, Masa e Raya sono tre sorelle ebree che vivono in Lituania. Vengono deportate in un campo di concentramento. Si salveranno tutte e tre, ma non i figli di Raya e Masa, strappati loro dalla mano nera e mostruosa del Nazismo. Ginda è la nonna di Colombe, che solo in tarda età deciderà di parlare alla nipote della sua terribile esperienza di sopravvissuta insieme alla figlia Hélène ai campi di prigionia. Colombe Schnek racconta con una scrittura fluida la terribile storia di queste tre sorelle, che affronteranno la loro vita dopo la liberazione in maniera profondamente diversa. Chi, come Ginda, cercherà di dimenticare, proseguendo però la sua lunga vita nella tristezza e nell’impotenza; chi, invece, come Raya e Masa troveranno conforto conforto in un nuovo amore, una nuova famiglia, in una nuova vita.
Quando Colombe Schneck aspetta il suo primo bambino, la madre Hélène le chiede di chiamarlo Salomé, in ricordo di sua cugina morta durante l'Olocausto. Colombe non sa nulla di questa bambina, il cui nome non è mai stato evocato prima di allora. Ma il figlio che nasce è un maschio, e la questione viene dimenticata. Quando qualche anno più tardi Colombe è di nuovo incinta, un'amica le suggerisce il nome di Salomé e in quel momento le torna alla memoria la strana richiesta di sua madre, che nel frattempo è morta. Inizia cosi una ricerca delle proprie origini che porterà l'autrice dalla Francia in Lituania, negli Stati Uniti e in Israele, e un'inchiesta attraverso segreti e dolorosi non detti famigliari. Mary, la bisnonna dell'autrice, aveva quattro figli: Ginda, Raya, Masa e Nahum. La famiglia era originaria di un piccolo borgo lituano, Panèvezys. Quando Mary e tre dei suoi figli vengono deportati nel ghetto di Kaunas, Ginda, la nonna di Colombe Scneck, si salva perché negli anni Venti aveva deciso di emigrare in Francia. Il fratello e le sorelle di Ginda sopravvivono alla selezione e alla deportazione mentre Mary, i cognati e i loro figli muoiono. Raya e Masa dopo la guerra si risposeranno con altri sopravvissuti all'Olocausto, che avevano a propria volta perso le mogli e i figli. E altri bambini nasceranno. La domanda che nessuno osa porsi è questa: com'è possibile che Salomé, la figlia di sette anni di Raya, e Kalman, il bambino di soli tre anni figlio di Masa, siano morti e le loro madri no?
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Anno edizione:2013
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Valentina Torrini 16 maggio 2018
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