Maria Branwell. La madre delle sorelle Brontë

Il romanzo della vita di Maria Branwell è un’ottima ricostruzione della figura femminile che certamente lasciò un vuoto incolmabile nella vita delle proprie figlie, ed è una vita sì immaginata, romanzata, ma su basi vere e fonti certe. Personalmente mi ha colpito molto come, attraverso uno stile scorrevole e intimo, l’autrice sia riuscita a introdurre con sapienza, soprattutto nella prima parte, quel patrimonio di superstizioni, usi e costumi che appartengono alla Cornovaglia dell’epoca, come anche le descrizioni delle varie ambientazioni, a partire dalla casa in mattoni rossi alle scogliere frastagliate sotto cui si frange il mare. Si percepisce come la De Leo, da vera appassionata, abbia visitato quei luoghi alla ricerca di un’anima del passato, spesso trascurata, da immortalare tra le pagine e a mio parere ci è riuscita. In appendice, un’aggiunta di valore è rappresentata dalle nove lettere - tradotte della stessa autrice - che Charlotte Brontë ricevette dal padre e attraverso le quali poté conoscere meglio Maria Branwell, sua madre.

[Estratto dal Blog] [...] il romanzo prende spunto da un episodio biografico di Charlotte Brontë, avvenuto nel febbraio 1850: il padre le dona una pila di lettere scritte a lui da sua madre, nel breve periodo del loro fidanzamento.[...]L’autrice, perciò, immagina che Charlotte, prendendo spunto da quelle lettere riesca a ricostruire la vita della madre, scrivendone a posteriori un diario.[...]La parte più corposa del romanzo, infatti, è costituita dalle pagine del diario in cui Maria, a partire dal 1803, anno dopo anno, a ridosso del suo compleanno, annota tutti gli avvenimenti importanti accaduti a lei e ai suoi cari. Nelle prime pagine del diario conosciamo una giovane fanciulla, benestante, serena e piena di grandi speranze nel futuro. Ma come ahimè capita spesso nella vita reale, col passare degli anni le prospettive diminuiscono e i dolori della vita ci pongono davanti ad immense tristezze e dispiaceri, risalire dai quali diventa sempre più difficoltoso.[...]Maria fugge via, lontana dagli ultimi affetti rimasti, incontro all’ignoto e in una terra meno ospitale rispetto alla natia Cornovaglia.[...]Con una scrittura scorrevole e coinvolgente, Maddalena De Leo ci trasporta nel mondo magico della Cornovaglia e nelle atmosfere cupe e tenebrose della Brughiera, attraverso il racconto di una vita singolare qual è stata quella di Maria Branwell. Una lettura che conquista e imprigiona il lettore che non riesce a staccarsene facilmente. Un romanzo che non può mancare nella libreria di chi, come me, ama le opere meravigliose delle sorelle Brontë. [...]