Original Sin

Original Sin (“Peccato originale”) regala all’ascoltatore la sorpresa di un suono nuovo, una vera e propria ri-scoperta di uno dei suoni più ancestrali e naturali che la storia della musica occidentale ci ha lasciato: il clavicordo. Nelle mani di Cesare Picco, questo strumento sconosciuto al grande pubblico come del resto pochissimo utilizzato nello stesso ambito barocco, abbandona qualsiasi tipo di cliché e recinto musicale per intraprendere un percorso che abbatte ogni barriera stilistica, portandoci in territori di suoni finora inesplorati: i codici della musica barocca si innestano naturalmente con quelli della musica del presente: cinematica, elettronica e sperimentale. Al fianco di Cesare Picco un ensemble di archi di rilievo internazionale specializzato in musica barocca: Sezione Aurea String Quintet. Così Cesare Picco descrive l’album: «Penso che il suono del clavicordo sia uno dei tesori più grandi che i musicisti abbiano oggi a disposizione. Con “Original Sin” ho voluto infrangere il peccato originale, andare contro le regole imposte dalla prassi esecutiva, dai fondamentalismi della musica, inventando nuove connessioni di suoni, con un unico fine: portare il suono del clavicordo in territori finora inesplorati».
L’album contiene in tutto 8 brani, 4 dei quali per clavicordo e archi, due improvvisazioni per clavicordo e piano Wurlitzer, un brano per archi ed elettronica e un brano per clavicordo, basso continuo e due violini.