Cosa rimarrà di noi

Coinvolgente, passionale, provocante. Irriverente narratore di una realtà tanto intima quanto universale: questo è Tiberio Ferracane. Cantautore ed interprete della realtà umana nella sua essenza, quella più vera, quella più profonda e a volte scomoda, figlia dell’eterno dualismo dell’essere fatto di forte razionalità e sana follia, nasce a Torino nel gennaio del 1964. Innata passione per la musica, coltivata già in giovane età, a soli 9 anni prende forma il suo percorso artistico presso l’Accademia Lanaro di Torino, quando inizia a studiare organo elettronico. Rubati i piccoli ed importanti segreti dal palcoscenico della vita, e perfezionatosi alla scuola di Mogol nella seconda metà degli anni ’90, si fa conoscere anche dal grande pubblico e dalla critica partecipando alle più importanti rassegne musicali per giovani talenti tra le quali Sanremo Famosi e Voci Nuove per Castrocaro. L’abilità nel saper fondere la canzone con l’arte teatrale dell’interpretazione, gli è valso il premio Mia Martini come migliore interprete nel 1997 nella sezione nuove proposte, elo stesso premio della critica da parte del Fan Club “Chez Mimì” l’anno seguente nella sezione vetrina giovani. In questo suo nuovo album dal titolo “Cosa rimarrà di noi”, Tiberio Ferracane ci regala dieci brani in cui riversa la sua storia personale ed artistica, la sua voce roca e coinvolgente, la sua scrittura garbata e intelligente, che ne fanno uno dei più interessanti cantautori della scena italiana di oggi.