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#Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole
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#Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole - Federico Faloppa - copertina
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#Odio. Manuale di resistenza alla violenza delle parole

Descrizione


#Odio è un atipico manuale di resistenza che non si limita a setacciare la cronaca dei nostri giorni ma che del discorso d’odio ricostruisce una genealogia storico-giuridica, indica le spie linguistiche, fornisce strumenti di contrasto. Perché solo riflettendo sui limiti della nostra idea di hate speech e sui suoi complessi meccanismi possiamo provare a fermare la marea montante dei discorsi e dei fenomeni d’odio. E ritrovare il senso, inclusivo, della nostra società.

Quando il 10 maggio del 2020 la notizia della liberazione di Silvia Romano si diffonde nei social, la giovane rapita in Kenya diviene in pochi istanti il bersaglio di attacchi di ogni genere, tra auguri di morte, rabbiose accuse contro il mondo del volontariato, generici insulti sessisti. È bastato questo episodio per ricordarci la portata e la violenza di un fenomeno che la retorica dell’“Andrà tutto bene” sembrava aver ridimensionato. Ma che invece è più esplosivo che mai. Il discorso d’odio, o hate speech, non è di certo una novità, ma nell’epoca 2.0 ha trovato il modo di dilagare ovunque, inquinando e polarizzando ogni canale del dibattito pubblico: dai social ai media tradizionali, fino ai discorsi quotidiani al bar, è stato sdoganato, e in alcuni casi istituzionalizzato, un linguaggio via via più violento e pervasivo, ma allo stesso tempo sfuggente e polimorfico. Come avverte il linguista Federico Faloppa, infatti, le parole che feriscono non sono solo gli incitamenti all’odio urlati in maiuscolo dai leoni da tastiera o le invettive dei corsivisti più spregiudicati. Da sempre il discorso d’odio agisce anche in modo subdolo, politicamente trasversale e in forme meno esplicite: con metafore, reticenze e false ironie si esprime spesso al riparo da accuse e provvedimenti giudiziari, disseminando parole offensive, narrazioni stereotipate, stratagemmi retorici capaci di fomentare, in sordina, vecchi e nuovi hater.
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Dettagli

2020
23 giugno 2020
291 p., Brossura
9788851177966

Conosci l'autore

Federico Faloppa

1972

Ha una cattedra presso Università di Reading (Gran Bretagna) come professore di Storia della lingua italiana e Sociolinguistica nel Dipartimento di Lingue moderne. Impegnato particolarmente nello studio degli stereotipi etnici e della costruzione linguistica della diversità, ha pubblicato, tra l’altro, Lessico e alterità. La formulazione del diverso (Edizioni dell'Orso, 2000), Parole contro. La rappresentazione del diverso nella lingua italiana e nei dialetti (2004), Razzisti a parole (per tacer dei fatti) (Laterza, 2011), Sbiancare un etiope. La pelle cangiante di un tòpos antico (2013), il capitolo dedicato al linguaggio in Contro il razzismo. Quattro ragionamenti, a cura di Marco Aime (2016) e Brevi lezioni sul linguaggio (Bollati Boringhieri, 2019).

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