Ontologia e storia. Vico versus Spinoza
Spinoza e Vico sono pensatori centrali dell'età moderna. Ma sono anche in larga parte simboli di due tendenze profonde e diverse della modernità. A partire di qui si può capire quanto sia ambiziosa la scommessa di Aniello Montano. La domanda, in ultima analisi, è che cosa è stata la "storia" come l'hanno pensata coloro che, da Vico ai primi filosofi della storia illuministi, da Hegel agli idealisti del Novecento, l'hanno trasformata in un oggetto filosofico di primaria importanza. Si tratta della dimensione, che proprio la nuova scienza e il nuovo naturalismo anti-finalistico ci hanno aperto e a cui ci hanno indirizzato per risolvere i nostri problemi? O si tratta dell'ultima retraite, in cui è stato ancora possibile poter usare schemi di pensiero finalistici e provvidenzialistici, e, dunque, del luogo di un paradossale "reincanto" dell'uomo nei confronti di se stesso e del proprio destino? Molto probabilmente le alternative coesistono, in Vico stesso, ma coesistono anche dopo di Vico. Da questo punto di vista il libro presenta un'unità profonda al di là della partizione tra un plesso centrale (Spinoza e Vico) e una galleria di figure del '900 che forma quasi un'appendice.
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Anno edizione:2015
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