Gli ordini cavallereschi Italiani. I sistemi premiali conferiti e riconosciuti dalla Repubblica Italiana
Per parlare di Ordini Cavallereschi in Italia – con particolare riferimento negli ultimi 150 anni – occorre precisare che cosa sono dette Istituzioni e quando si sono determinate. Anzitutto, prescindendo dalla costituzione della Tregua di Dio, è doveroso anticipare ai lettori che nel medioevo si diffuse a partire dall’XI secolo con Adalberto – duca vescovo di Laon – una “tripartizione sociale” che prevede tre ordini nella comunità terrena che concorrono alla celeste: Oratores (ovvero “coloro che pregano”: Vescovi, Monaci, Chierici), Bellatores (ovvero “coloro che combattono”: Signori, Militi) e Laboratores (ovvero “coloro che lavorano”: agricoltori, lavoratori). A partire dai primi decenni del XII secolo si diffuse nella Città Santa – Al-Quds per i musulmani – una Nuova Cavalleria costituita da nobili europei che difesero i pellegrini, il Santo Sepolcro, i territori cristiani in Ultramare, le vie di fede. Essi vivevano in povertà e servivano il Sovrano di Gerusalemme che concesse loro i portici della Spianata della Moschea ove sorge la Cupola d’Oro.
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Anno edizione:2020
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