L' Osservatore fiorentino sugli edifizj della sua patria. Terza edizione eseguita sopra quella del 1797, riordinata e compiuta dall'autore, coll'aggiunta di varie annotazioni del professore Giuseppe Del Rosso

Otto volumi legati in quattro di cm. 24, pp. 2.000 ca. complessive. Con la grande pianta della città più voltre ripiegata e 15 (di 16?) tavole fuori testo + una tabella ripiegata nel testo al quesrto volu. Le tavole raffigurano vedute, monumenti, scene storiche e ritratti. Legatura del tempo in mezza pergamena con titoli su tasselli ai dorsi (uno mancante). Qualche brunitura, taglietti marginali ad un paio di volumi, peraltro esemplare marginoso (in barbe), stampato su carta di buona qualità. Opera molto interessante di piacevole leggibilità in cui vengono descritti con dovizia di particolari tutti gli edifici, le piazze, le vie, i giardini di Firenze. Non mancano gli aspetti curiosi e gli aneddoti (Osteria della Malvagìa, ed uso del così chiamato vino; Osteria del Porco, e suo genere di gozzoviglia; Stradone e giuoco del maglio; Orti Oricellarj... e giuochi di magia; Piazza di Mercato Vecchio, e maniere diverse d'imbandir la mense; Botteghe d'orfici, argentieri, gioillieri, e incisori in gemme sul Ponte Vecchio; Arno e feste che vi si son fatte; Via de' librai e vicende della lor merce; ecc.). Cfr: Melzi II, 290; Schlosser 515.