Il segreto di Marsham

"E' buio quando Imoggen viene aggredita nel bosco di Marsham. Con la forza della disperazione cerca di divincolarsi, ma cade, batte la testa, perde i sensi... L'aggressore fugge, lasciandola in fin di vita. Il colpevole si nasconde tra i molti sospetti o tra gli insospettabili? ... " Come si evince dal titolo il libro è pensato per un target adolescenziale (nello specifico dai 12anni) e per tanto anche la struttura del libro giallo è riadattata alla fascia di età così giovanile. Il libro, quindi, va letto ed interpretato in quest'ottica, ne consegue una trama piuttosto semplice e lineare, senza colpi di scena, l'unico momento di suspence è inserito nella scena che racconta dell'aggressione alla protagonista, Imogen, sempre raccontata in maniera leggera per adattarsi bene al pubblico di lettori così giovani. Molto buona la caratterizzazione dei personaggi, in effetti circa il 90% del libro è incentrato proprio su questo, sul racconto e la descrizione dei personaggi, mentre quello che dovrebbe essere il fatto principale che anche nella quarta di copertina viene presentato, ovvero l'aggressione allla protagonista, occupa invece un misero 10% del romanzo, rilegato negli ultimi 3 capitoletti finali. Effettivamente la scelta penso sia legata al fatto che appunto l'episodio "giallo" del romanzo è già stata svelata ai lettori che quindi sanno già cosa succederà. Mentre poi l'autore nel romanzo si focalizza sul raccontare ciò che precede l'aggressione, ancora una volta soffermandosi molto sulla caratterizzazione dei personaggi, sul racconto di altre vicissitudini che hanno portato poi all'aggressione. E per questo la storia potrebbe risultare "lenta" se il lettore come me non ha 12 anni ma 22 e si aspetta un giallo sulla falsa riga di quelli di Agatha Christie. Per quanto mi riguarda non mi ha entusiasmata parecchio, in primis, come già detto, perchè da un'amante di libri gialli di Agatha Chrstie (e non avendo mai letto altro di Alan Gibbson) mi aspettavo, erroneamente, un libro più incentrato sul "giallo", e non una semplice narrativa. Ecco sì, io questo libro lo definirei più narrativa che giallo, in fondo non c'è molta suspence, nè momenti thriller. Il racconto comunue l'ho apprezzato molto, molto scorrevole nel suo complesso, scritto molto bene, con un linguaggio chiaro semplice e diretto. E' anche abbastanza breve, in una mezza giornata lo si finisce tranquillamente.