Ho un castello nel cuore

"Ho un castello nel cuore" è una briosa storia ambientata negli anni Trenta e raccontata attraverso il diario della protagonista Cassandra Mortmain. Cassandra ha diciassette anni, adora leggere, sogna di diventare scrittrice e vive con la sua bizzarra famiglia in un castello diroccato nella campagna inglese. Le condizioni economiche dei Mortmain non sono infatti per nulla agiate: il padre James, famoso scrittore, non riesce più a scrivere e a farsi pubblicare, con grande sconcerto soprattutto della figlia maggiore, Rose, che vede nel matrimonio l'unica via di uscita per diventare ricca. Ed ecco che dal nulla spuntano dei nuovi vicini americani, i Cotton, che sembrano esaudire le speranze di Rose... Questo romanzo ha tutti gli ingredienti per piacere a chi ama i classici della letteratura inglese, a cui strizza l'occhio con diverse citazioni (Jane Austen e le sorelle Brontë, solo per fare qualche esempio), e a chi non disdegna una trama in cui l'ironia è preponderante. Lo stile della scrittrice Dodie Smith è davvero piacevole e originale, in grado di giocare con i cliché letterari e di regalarci una visione moderna del percorso di formazione/educazione sentimentale Delle due sorelle Mortmain, Cassandra e Rose.

Troppo lento e faraginoso. A metà del libro inizi a chiederti se ce la farai mai a finirlo. Inizialmente scorre abbastanza bene, ti senti affascinato dalla bellezza della campagna inglese del primo '900, ma ben presto diventa monotono e le vicende sembrano non portare a nulla di entusiasmante, ma anzi, si dipanano lentamente e a volte il lettore si sente al quanto annoiato da ciò che lo "circonda". Deludente.

La campagna Inglese dei primi del 900 traspare tra le righe con suoini, colori, profumi. Affascina il lettore e lo fa calare nel contesto. Atmosfere e personaggi tra il gotico ed il surreale/fantastico conquistano i cuori. La storia però mi ha lasciata insoddisfatta... ho avuto l'impressione che in questo libro non succeda nulla.