Extinction. Ultima luce

Quando questo libro iniziava a prendere forma, il compianto Sergio “Alan D.” Altieri scriveva sul suo blog: “Extinction, a firma dell’ottimo Gianluca D’Aquino, è a tutti gli effetti un full-size novel diviso in due parti (all'epoca). Nei paesaggi devastati dal morbo, D’Aquino riprende la classica tematica della squadra: quattro personaggi con le loro incertezze e le loro contraddizioni impegnati in una quintessenziale death march verso una destinazione tanto risolutiva quanto pericolosa. Narrativamente privo di qualsiasi sbavatura, “Extinction” si conferma, il titolo stesso lo rivela, come un affresco terrificante e struggente di un intero mondo ormai sul filo del rasoio dell’annientamento. There you have it, my Heretics. “Extinction” è una pieces de resistance da non perdere a nessun costo”. Personalmente aggiungo che in questo volume, “EXTINCTION – Ultima luce”, che riunisce i quattro precedenti volumi (L’alba, Il crepuscolo, La notte e Il nuovo giorno), rivisti, corretti e integrati con parti inedite, l’autore dà prova della sua grande capacità narrativa, già evidenziata in opere come il recente “TRAIANO – il sogno immortale di Roma”. La storia è originale e piacevole, capace di condurre il lettore nella raccapricciante ambientazione “post-pandemia” che fa da scenario all’intreccio di vite e di vicende personali dei personaggi, raccontata con il giusto registro, in equilibrio fra il fantascientifico, l’horror, l’action e l’approccio delicato e introspettivo più propriamente tipico di altri generi di romanzo, in cui non mancano sentimenti e riflessioni più profonde. Intrigante il personaggio di Ksenija, quintessenza della donna-guerriera, portatrice di un segreto opprimente figlio di un passato lontano, e altrettanto affascinante il master-sniper Darrell, veterano di tutte le guerre maledette, reduce sopravvissuto a tutte le stragi oscure, ma antitesi dell’esecutore di pietra, scavato da un male subdolo che non può e non deve rivelare. Dal terzo atto, e nell'avvicendarsi di alcuni personaggi, si impone il nuovo meraviglioso sniper Serhij, miliziano volontario, appassionato di armi di precisione, ingegnere e scrittore, trasposizione letteraria di un grande scrittore italiano noto a tutti gli amanti di genere (Sergio “Alan D.” Altieri), al quale l’opera è dedicata. Romanzo da leggere assolutamente.