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Questa è la storia di Levi, giovane adolescente che scopre la gioia di tenere tra le braccia una ragazza che lo ama e con il quale passa la maggior parte del suo tempo. Fino a quando il destino, ingrato e truffaldino, gliela strappa via. Non ci sono parole per descrivere la perdita di qualcuno che ti era entrata nel cuore. Così a Levi non resta nient'altro da fare che chiudersi in sè stesso e difendersi dall'attacco del tempo, che scorre via inesorabile, nascondendosi dietro a un mutismo che pare a tutti gli effetti permanente. L'unica soluzione, pare quella di farlo trasferire il più lontano possibile dai luoghi che ha vissuto con la sua fidanzata ormai scomparsa. Così viene spedito nel Maine, dal padre. Cambia continente, cambia aria, cambia vita, ma resta il dolore. Fino a quando non incontra Delilah, una ragazza timida e così incredibilmente simile a ciò che ha perso, persino nel nome. Allora ecco che sfocia la rabbia, quella rabbia che si impossessa di Levi e che tiene lontani tutti. Tutti, tranne Delilah. Lei con i suoi modi di fare, con il suo sorriso, con il suo temperamento riuscirà, pian piano a conquistare la fiducia di Levi, e non solo. Delilah sarà la sua riabilitazione, lei sarà la sua cura, il suo presente, il suo futuro. Un futuro che non fa poi così schifo se accanto a Levi c'è una ragazza che riesce a farlo sorridere come nessuno ci era mai riuscito. Non è il solito romanzo d'amore tra ragazzini, ma un romanzo che parla di fiducia, conquista, rinascita e che fa emozionare infinitamente. Un romanzo che con la sua dolcezza entra in punta di piedi nel cuore del lettore fino ad insinuarsi tra le pieghe dell'anima. Un'autrice che col suo modo di scrivere fa riemergere il piacere di leggere.
Ma "Remember" si è rivelato una magnifica lettura, e Levi si è guadagnato un posto speciale nel mio cuore. Non si tratta di una di quelle storie in cui il protagonista ha un passato doloroso e, spinto dalla disperazione, cambia ragazza ogni sera o affoga i suoi dispiaceri nell'alcol. No, in questo romanzo avvertiamo il dolore di Levi come se fosse il nostro, affrontiamo con lui gli attacchi di panico e gli scatti d'ira, ci deprimiamo e diventiamo tristi come lui. Levi non parla, ma grazie alla scrittrice, conosciamo i suoi pensieri e i suoi sentimenti: è questo che ci permette di entrare in sintonia con lui. All'inizio del racconto è quasi difficile provare simpatia nei suoi confronti perché è scorbutico, a tratti davvero cattivo, ed è evidente che vuole solo crogiolarsi nel dolore, rifiutando qualsiasi aiuto. Ma il trasferimento dall'Australia al Maine sarà la sua fortuna, in quanto si troverà costretto a fare i conti con la sua malattia e con il passato. Ad aiutarlo nel tortuoso percorso ci sarà Delilah, una splendida ragazza che ha la "colpa" di ricordare Delia a Levi, che proprio per questo cerca di respingerla. E insieme a lei ci saranno Aiden, il vicino di casa, Caleb, l'amico di infanzia di Levi, e Mitchell, un ragazzo che il protagonista conosce in terapia. In "Remember" i momenti di intenso dolore si alternano a simpatici siparietti e scene commoventi ed è questo a renderlo speciale.
Remember è stato una lettura piacevole, mi ha accompagnata per un paio di giorni senza pesarmi e al contempo senza lasciarmi niente di essenziale. Questa è la storia di Levi, diciassettenne traumatizzato che sceglie il silenzio per affrontare il suo dolore. Vi sa di già sentito? Sì, anche a me. Le quasi trecento pagine che compongono il libro accompagnano il lettore lungo tutta la riabilitazione del nostro protagonista: un po' attraverso i suoi pensieri, un po' attraverso quelli di Delilah - la ragazza che lo salverà dall'autodistruzione. Ed ecco che distruzione diventa una parola chiave: Levi più di una volta si definisce così, distrutto, eppure io questo struggimento non l'ho percepito. Cioè, il suo dolore era palese e comprensibile, ma non sono in alcun modo riuscita a entrare in empatia con lui e penso che la causa dia da ricercare della strada deformata che tutti i personaggi percorrono. Ci sono momenti in cui la caratterizzazione è eccellente e momenti in cui la caduta libera è uno stile scelto con attenzione. Non mancano i personaggi secondari che, a poco a poco fanno, il loro ingresso senza però lasciare il segno. Nessuno di loro è memorabile, né porta qualcosa di più alla storia. In sostanza è una lettura che consiglio sicuramente ad un pubblico molto giovane, non più di quindici anni. Il modo di comportarsi di Levi e la sua evoluzione sicuramente possono essere percepiti dai più piccoli non tanto come un modello, quanto più come un'opzione alternativa nell'insicurezza del non saper cosa fare.
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