Le regole di Mastro Cimonà

Il Commissario Dario Seriotti, stremato da una precedente indagine, chiede il trasferimento dalla questura di Reggio Calabria per ricollocarsi in un commissariato nel quale sia mentalmente e operativamente meno impegnato. Alcuni incidenti automobilistici mortali, però, assurgono agli onori della cronaca: un neurochirurgo affermato, un ingegnere civile e, successivamente, un giornalista d'inchiesta curioso. La Questura di Reggio Calabria avvia l'indagine partendo dalla considerazione che tutte le vetture coinvolte erano state revisionate e controllate nell'officina meccanica ed elettrica di Vincenzo Cimonà, a tutti noto come Mastro Cecio, uomo complesso, da poco colpito dal gravissimo lutto per la perdita della moglie. Il questore Rovati, un po' per benevolenza, affida l'incarico a Dario Seriotti, conoscente del Cimonà e ancora scosso e depresso per la sorte della funzionaria dell'Agenzia delle Entrate, Anna Longata, che giace in regime di isolamento dal mondo presso una clinica per gravi stress motori di Crotone. L'indagine di Dario parte con grande indolenza, senza energie mentali, assorbite interamente dal dramma di Anna. Pur nella percorrenza distratta degli eventi, Seriotti, inesorabilmente, arriva vicino alla verità: esiste davvero qualcuno che, con una meticolosità esasperata, ha progettato e programmato questa scia di sangue? Con le ragioni nascoste dietro a eventi datati nel tempo, in mezzo a manomissioni impeccabili, al Commissario toccherà il compito di venire a capo di una situazione complessa, oscura, nel quale nulla, nemmeno l'ostica rigidità di Mastro Cecio, è come sembra. E mentre ogni anelito emotivo spinge in una direzione opposta e contraria, Dario Seriotti rischierà ancora una volta la vita per trovare la via oscura della giustizia a tutti i costi.