La signorina Nessuno
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Descrizione
La difficoltà di amare in silenzio, l'arte di saper aspettare, di desiderare a distanza. Ma anche la fatica di vivere entro i confini del proprio corpo, le battaglie di tutti i giorni, la perdita e il dolore sono i temi che Giorgia Soleri esplora nel suo primo libro, in cui poesia, prosa e illustrazioni si avvicendano come in un canto e controcanto. Intrecciando nei suoi versi i fiori con le spine, l'ardore con la disperazione, il desiderio con la quotidiana sconfitta, l'autrice riesce a creare scorci di insperata, abbagliante luminosità. Perché i versi di Giorgia fanno «il rumore dei fiori quando crescono» e allo stesso tempo urlano come una chitarra distorta. Con parole che creano spazio e alzano il volume, Giorgia Soleri rivela una voce nuova e potente, in grado di cantare l'amore toccando le corde più profonde e intime di tutti noi.
Non avere paura
accartocciami
incendiami.
La magia dell'amore
è che non sarò mai cenere.
Tornerò sempre
a essere me stessa
e mi ritroverai
sorridente, ad aspettarti.
Perché tra tutte le forme
quella che s'incastra meglio
tra le braccia tue
sono io.
Valutazioni e recensioni
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C'è chi non ha apprezzato e chi invece ha apprezzato queste poesie. Personalmente a me sono piaciute, Le persone si focalizzano sul paragonare i lavori di alcuni ai capolavori di grandi autori/autrici, ma nessuno si ferma a pensare che le parole scritte sono personali e per chi scrive è come spogliarsi davanti al mondo. Ognuno lo fa a modo suo, col proprio linguaggio. Bisogna imparare a trattare le cose con delicatezza ed io ho apprezzato il suo modo delicato di essersi esposta e aver tramandato ciò che lei sente. Mi è parsa poetica, raffinata, a volte pungente e cruda. Complimenti!
Adoro leggere poesie ma allo stesso tempo anche scriverle e Giorgia Soleri tramite questo libro mi ha aiutata a capire molte cose, a vivere ogni attimo della mia vita in modo diverso e in maniera positiva.
Sinceramente mi aspettavo un libro diverso. Se le cose che ha scritto la “scrittrice” sono poesie, c’è da mettere in discussione il concetto di poesia. Probabilmente è questo concetto di poesia, quella di chi si improvvisa scrittore/scrittrice, ad essermi sconosciuto. E lo dico con orgoglio. Se ne faceva un gran parlare sui social e ho voluto vedere di cosa si trattasse. L’ho letto in 45 minuti, e meno male che non ho speso soldi per acquistarlo. Si fa presto a riempire pagine e pagine con 4-5 righe di “poesie” con frasi sentite e risentite sul corpo femminile e sull’essere donna. Volgare in certi punti, parolacce dentro queste “poesie”. Non fa per me questo genere. Può anche essere che Giorgia Soleri abbia una storia particolare alle spalle, ho letto superficialmente qualcosa, ma apprezzo di più chi, senza troppi giri di parole, la mette nero su bianco, come ha fatto ad esempio Eva Giusti nel suo libro “Il frutto della passione”. A me la poesia piace, ma questo libro per me è un grandissimo NO.
Personalmente è un libro che ti avvolge nella lettura. Le sue poesie hanno un’importante sentimento che si può percepire con graduale empatia in base ai capitoli. Intenso, senza segreti o censure. È un libro vivo che parla come donna tra fragilità, insicurezze e rinascita. La signorina nessuno si presenta in questo libro. Giorgia Soleri mi ha conquistata.