Slow horses. Un covo di bastardi
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Descrizione
È alla Casa nella palude che finiscono le spie cadute in disgrazia. Un vero e proprio pantano dove chi ha fallito viene esiliato ad attendere la fine di una carriera ormai deragliata. Sono cavalli azzoppati, disadattati che nel corso del proprio lavoro hanno ceduto a droghe, alcol, sesso, o alla politica, e che per qualche ragione hanno tradito la loro missione. Confinati fra le pareti ammuffite di un edificio fatiscente, in stanze ingiallite "a forza di fiato stantio e tabacco, vapori di zuppa di noodles e cappotti lasciati ad asciugarsi sui termosifoni", questi scarti dei servizi segreti sono condannati a un lavoro marginale da innocui passacarte agli ordini di Jackson Lamb. Eppure ciascuno di loro resta, a conti fatti, un agente altamente qualificato. E se c'è una cosa che tutti hanno in comune, è la voglia di tornare in azione. Così, quando un ragazzino viene rapito e tenuto in ostaggio in attesa di essere decapitato in diretta web, non ci sono superiori né direttive che tengano. I Brocchi, gli Slow Horses, non se ne staranno seduti a guardare.
Valutazioni e recensioni
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Non sono apassionata di noir ma questo è piaciuto e continuerò la serie
Storia di spionaggio ben costruita i cui protagonisti sono un gruppo di reietti. Dal personaggio di Lamb al resto dei reietti, lo humor tipicamente inglese la fa da padrone rendendo la storia avvincente e al contempo divertente. Innegabili gli echi ai grandi del genere
Un libro di spionaggio ricco di black humor e intrighi. Una scalcinata banda di agenti segreti falliti ai quali in tanti si possono immedesimare (capeggiati da un grande vecchio dal passato oscuro ma con un occhio sempre vigile e due passi avanti all'intero Servizio segreto di Sua Maestà), si ritrova in mezzo a un intricato gioco di potere dove finalmente ognuno di loro può dimostrare le proprie abilità e un'occasione di riscatto. Un libro preciso, ironico e schietto sia nella narrazione che nel delineare i suoi personaggi. Gli Slow Horses ovvero i Brocchi o Ronzini con la loro lentezza e inaffidabilità dimostreranno di essere dei Purosangue?
La scrittura è coinvolgente e le trame di questi romanzi di cui Slow Horses è il primo rispecchiano il mondo meno "netto" e più "pasticcione" in cui si muove lo spionaggio attuale. Dimentichiamo i protagonisti dei romanzi di Deighton, Le Carrè, Fleming e rispecchiamoci nei brocchi di Herron. Scrittura visiva, tanto che già leggendo si immagina la successiva series TV. Peraltro con ottimi attori come Gary Holdman che fa da ponte tra la sua immagine ai tempi di Smiley al suo attuale Jackson Lamb. Invecchiato, imbruttito, disilluso: la fine di un'epoca e l'inizio...di cosa?