Postmortem

E’ l’opera in cui appare Kay Scarpetta, destinata a diventare il prototipo dell’anatomopatologa in letteratura. Per chi, come me, è appassionato di medical thriller e non è affatto schizzinoso, le descrizioni delle autopsie sono una goduria. Non posso che ammirare il personaggio di Kay Scarpetta, donna in un settore dominato dagli uomini, forte, indipendente, avvezza all’arte ed al buon cibo (non per niente è di origine italiana). E Postmortem a mio parere è un gran bel thriller, magari con qualche tecnicismo di troppo, ma non sono riuscita a posarlo prima di averlo finito. Bel colpo di scena finale, bella prosa, senza inutili fronzoli, descrizioni minuziose ma mai noiose. Consigliato.

Non ritengo di poter dare nemmeno la sufficienza a questo libro nonostante sia un bestsellers, è troppo pieno di dettagli tecnici che molti ( la maggioranza ) non essendo tecnici di computer e pc ovviamente non conoscono, inoltre la storia è tutta racchiusa nella testa della protagonista, ma di fatto non accade praticamente niente che si possa definire ''un colpo'' di scena. Non mi è piaciuto affatto e mi discosto dal parere degli altri recensori...

E' stato proprio grazie a questo libro e alle edizioni supereconomiche de I Miti della Mondadori, che mi sono avvicinata ai thriller moderni. Se non ricordo male questo libro era uscito nello stesso periodo in cui era uscito anche “On the road” di Jack Kerouac. Tutti e due libri davvero molto belli che mi hanno fatto scoprire diversi scrittori e stili di scrittura. Ma passiamo subito al racconto del libro e della trama. Proprio in questo libro incontriamo per la prima volta l’anatomopatologa Kay Scarpetta e conoscere anche tutti i vari personaggi che ritroveremo nei suoi prossimi romanzi tra cui Pete Marino e Benton Wesley. Marino è un poliziotto della polizia di Richmond in Virginia ed è stato incaricato di indagare sul serial killer che sta terrorizzando la città. Le vittime, fino ad ora, sono già tre: tre donne prima violentate e poi uccise all’interno delle loro case nella loro camera da letto. Kay Scarpetta è la direttrice del centro di medicina legale e viene chiamata lei ad aiutare Marino nelle indagini per cercare, attraverso indizi e metodi scientifici, di scoprire chi sia il serial killer e cercare di bloccarlo prima che provochi altre morti. Che si tratti di un serial killer è evidente dal modus operandi e dal giorno della settimana: uccide sempre donne che vivono sole e colpisce senza tra il venerdì e il sabato. Gli indizi rilevati non sono molti: un odore dolciastro che il killer lascia nella casa e alcune pagliuzze dorate che sono sui corpi delle vittime. Da qui partirà l’indagine ma prima che si riesca a capire un po’ meglio il serial killer e come bloccarlo, purtroppo colpirà altre due volte. Nessuna donna sola è tranquilla e la stessa Scarpetta potrebbe essere vittima dell’assassino che pare scegliere le sue vittime completamente a caso. Ben presto il lettore comincerà a conoscere anche Benton Wesley, psicologo dell’FBI che partecipa a questa e a molte altre indagini creando e studiando dei profili psicologici. E qui mi devo assolutamente fermare per non rischiare di raccontarvi troppo e rovinarvi, così, la lettura. “Postmortem” è un romanzo che tutti dovrebbero leggere perché è proprio grazie a questo thriller, insolito per il 1990, che il grande pubblico ha cominciato ad appassionarsi alle indagini scientifiche ed è sempre grazie a questo romanzo che sono nati altri thriller e telefilm sui generis. In effetti le indagini prima di questo romanzo, erano più soggette a deduzioni piuttosto che derivare da prove scientifiche ben definite. I vari telefilm tipo CSI e lo stesso Bones sono tutti figli di questo filone narrativo. A me era piaciuta moltissimo soprattutto questa novità che mi aveva portato a leggere il romanzo tutto d’un fiato per scoprire non solo il killer, ma anche le diverse tecniche di indagine scientifica che erano state utilizzate. Oltretutto questo è anche uno dei libri migliori della Cornwell che, devo ammetterlo, ultimamente ha perso un po’ i colpi e ha scritto qualche romanzo non alla sua altezza. Soprattutto il ciclo con Judy Hammer e quello con Garrano non hanno raggiunto i livelli dei suoi primi romanzi. Ho letto però una bella novità per gli amanti di Kay Scarpetta: è in lavorazione un film sceneggiato dalla Cornwell che vede protagonista l’anatomopatologa più famosa della storia letteraria. Sarà Angelina Jolie ad interpretarla e non sarà un romanzo già uscito messo su grande schermo, ma sarà una storia inedita con una giovanissima Scarpetta (intorno ai 30 anni) prima che diventasse quello che era già in questo primo romanzo. Piccola curiosità: “Postmortem” è l’unico romanzo ad avere vinto in un solo anno ben sette premi letterari dedicati al romanzo giallo: Edgard Award, Creasey Award, Anthony Award, Macavity Award e il francese Prix du Roman d'Aventure. Della Cornwell potete anche trovare: “Oggetti di reato”, “Quel che rimane”, “Insolito e crudele”, “La fabbrica dei corpi”, “Il cimitero dei senza nome”, “Causa di morte”, “Morte innaturale”, “Punto di origine”, “Cadavere non identificato”, “L’ultimo distretto”, “Calliphora”, “La traccia”, “Predatore”, “Il libro dei morti”, “Kay Scarpetta” solo per citare quelli che vendono la dottoressa Scarpetta protagonista. La Cornwell ha creato anche una serie che ha come protagonisti Judy Hammer e Andy Brazil oltre a quella con Win Garrano di cui ho avuto modo di raccontarvi qualcosa recentemente. Se volete avere maggiori informazioni sull’autrice o sulle sue produzioni, potete visitare il sito: http://www.patriciacornwell.com/ ovviamente in lingua inglese. Ma vi consiglio comunque di farci un giro perché è davvero ben fatto e, fino a non molto tempo fa, c’era anche un gioco-indagine da fare molto accattivante. Buona lettura a tutti.