Il falco

Adoro Sveva, adoro i suoi libri, il suo modo di fami vivere gli avvenimenti della Milano "bene" del 900. zono in cui io lavoro, vissute anni prima. purtroppo gli ultimi suoi romanzi sono un po' una copia dei precedenti, si somigliano un pochino tutti. comunque riesce ugualmente a farmi sognare

Ho trovato il racconto di un grado superiore rispetto agli ultimi che avevo recensito di questa scrittrice, come "Segreti e Ipocrisie" e "Festa di famiglia", tuttavia siamo ancora molto lontani dal livello di coinvolgimento dei suoi primissimi romanzi. I personaggi principali non mi hanno minimamente conquistata, soprattutto il protagonista maschile Rocco di Falco. I lunghi flashback nel passato di Rocco, quando l'autrice ci racconta la sua storia dagli esordi in Sicilia fino al successo a Milano, sono gli unici capitoli che ho davvero letto con interesse. Gli incontri tra Rocco e Giulietta, ambientati nel presente, sono stati invece uno scoglio difficile da superare. Sono noiosi, stucchevoli e mi hanno tentato continuamente di interrompere la lettura. I due protagonisti utilizzano tra di loro un linguaggio difficile, fatto di paroloni e di frasi filosofiche che rende assolutamente poco scorrevole il racconto. Non ho trovato la "storia intensa e appassionante, una girandola di colpi di scena che catturano il lettore dalla prima all'ultima pagina" promessa dalla trama.

Questo libro è stato una grande delusione perché ormai i libri di questa scrittrice (che mi piaceva tanto) si assomigliano uno all'altro. C'è sempre la donna bellissima , eterea dalle gambe lunghe e l'uomo virile. Sin dall'inizio della storia si capisce il finale. Mi dispiace molto ma non so se acquisterò ancora libri di questa scrittrice