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Nel romanzo I cosacchi, Tolstoj racconta la giovinezza, in parte autobiografica, del giovane Olènin, che lascia Mosca e la depressiva vita mondana per andare come allievo ufficiale in un villaggio cosacco di confine, sul fiume Tèrek, di là dal quale sorgono come meraviglie le alte cime innevate del Caucaso, tra le quali abitano le bellicose e antiche popolazioni nemiche circasse e cecene.
Avventure di guerra e di caccia, il fascino altero delle giovani donne cosacche, ma soprattutto l'ammirazione e la nostalgia per la vita semplice e schietta dei villaggi cosacchi, leggermente primitiva ma anche pulita e fondata su tradizioni e costumi più dignitosi e nobili della oziosa nobiltà di Mosca. Il romanzo è stato ideato quando a 24 anni Tolstoj viveva nel Caucaso come ufficiale d'artiglieria; prima doveva essere un trattato etnografico (come si legge nei Diari, il 21 ottobre 1852); poi un poema, di cui è rimasto un frammento; poi un racconto dal titolo Il fuggiasco. La narrazione prende la forma attuale con la pubblicazione nella rivista «Russkij vestnik» nel 1863. Traduzione di Agostino Villa.L'articolo è stato aggiunto al carrello
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