The residium. Rotta verso Roma
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La vicenda è ambientata nel 2069 nel sud dell'Italia, area in cui sta avvenendo qualcosa di straordinario e misterioso. Da qualche tempo, infatti, principalmente sulla costa calabra, hanno cominciato a sbarcare milioni di immigrati provenienti dall'Africa, che, divisi in più gruppi, stanno risalendo verso Roma. Ma quali sono le intenzioni di queste persone? Come hanno fatto a sfuggire ai controlli? E soprattutto, cosa li lega al loro capo carismatico Arif e cosa ne è stato delle popolazioni autoctone? Nessuno sa che fare, men che meno il Capo del Governo, che si trova di fronte alla scelta di usare la forza contro gente disarmata, rischiando la poltrona, o attendere per capire meglio come si evolverà la situazione. Ma è ovvio che il Paese ha bisogno di aiuto, non può contrastare da solo questa vera e propria invasione: la World Alliance 247 mette in moto i propri meccanismi e i propri mezzi e i Rangers guidati da Jeb Montalto vengono inviati sul posto. Le cose non vanno esattamente come previsto e una strage si consuma a Melfi. Serve un capro espiatorio… Mentre in cielo continuano a volteggiare i corvi neri l'atmosfera di continua tensione tiene desta l'attenzione del lettore, che, spiazzato da questo innaturale e inquietante avanzamento di massa, in un ambiente che appare desolato e irreale, si districa tra i rapporti di potere nell'esercito e nella politica internazionale. Il libro affronta diversi temi attuali: dall'invasione ingiustificata di un territorio altrui all'intransigenza dettata da principi di tipo religioso, per finire con l'analizzare l'utilità o meno delle organizzazioni sovranazionali, che possono divenire armi in grado di decidere il destino del mondo. Il romanzo, attraverso l'espediente narrativo della distopia, che pone di fronte al lettore uno scenario angosciante, ha come obiettivo quello di generare una profonda riflessione sulla società odierna.