Il trionfo di Clelia. Napoli-Lisbona 1794. Ediz. critica - Niccolò Jommelli - copertina
Il trionfo di Clelia. Napoli-Lisbona 1794. Ediz. critica - Niccolò Jommelli - copertina
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Letteratura: Italia
Il trionfo di Clelia. Napoli-Lisbona 1794. Ediz. critica
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Descrizione


Edizione integrale della partitura dell'opera in tre atti. "Il trionfo di Clelia" è l’ultimo dramma per musica di Niccolò Jommelli. Composto su testo di Pietro Metastasio, il dramma fu rappresentato il 6 giugno 1774 al Teatro da Ajuda di Lisbona, per celebrare il compleanno di José I, re di Portogallo: il dramma passò sotto silenzio e non fu più ripreso. Giuseppe Sigismondo, musico ‘dilettante’, coadiuvò Jommelli nell’ultimo anno di vita, allorché malato, alla stesura della partitura, che fu poi adattata alle esigenze del teatro portoghese da João Cordeiro da Silva, compositore al servizio della Real Casa. Il testo musicale di questa edizione restituisce fedelmente, quale fonte principale, la lezione della copia della partitura redatta da Giuseppe Sigismondo (I-Nc, 28.4.1), emendandone gli errori, risolvendone le ambiguità e colmandone le lacune con l’aiuto delle fonti secondarie. Al contempo, al termine di ogni atto sono riportate quelle arie e quei recitativi della versione portoghese, rimaneggiata da Cordeiro da Silva (P-La, 44-X-54/56), che più differiscono dalla fonte principale. La disposizione degli strumenti in partitura segue l’uso moderno. Le parti vocali, solistiche, d’assieme o corali, sono collocate secondo l’uso dell’epoca sopra la linea del basso.

Dettagli

22 ottobre 2019
Libro universitario
2 voll., XC-592 p.
9788846755094

Conosci l'autore

Foto di Niccolò Jommelli

Niccolò Jommelli

1714, Aversa, Napoli

Compositore. Figlio di un agiato mercante, compì gli studi musicali a Napoli, dove nel 1737 fece rappresentare con buon esito la sua prima opera buffa, L'errore amoroso. Dopo aver raccolto altri successi a Roma con Ricimero re de' Goti (1740) e Astianatte (1741), e a Bologna con Ezio (1741), venne chiamato a Venezia, dove rappresentò Merope (sempre nel 1741) e dove, grazie all'appoggio di J.A. Hasse, gli fu assegnata, nel 1743, la direzione del conservatorio degli Incurabili. Tornato a Roma, compose per il teatro Didone abbandonata (1746), Don Trastullo (1746) e Artaserse (1749). Nello stesso anno (1749), grazie all'interessamento del cardinale Albani, si recò a Vienna, dove conobbe Metastasio (di cui aveva già musicato diversi libretti) ed entrò in contatto con l'ambiente che auspicava la...

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