Amo scrivere le mie recensioni, a caldo, appena chiuso un libro perchè di solito ho ben in mente cosa scrivere per far capire allo scrittore e agli altri lettori cosa penso della lettura appena conclusa ma su questo libro è difficile! È un mix di emozioni che non leggevo da tempo. Libro scritto in maniera eccelsa che scorre via come un bicchier d'acqua, e io di quell'acqua ne avevo proprio bisogno. Sarà difficile leggere dell'altro.. Le aspettative ormai sono alte quindi direi di non perdere molto tempo ma di iniziare "Marmellata di rose" che è il seguito di questo ma prima vorrei dirvi un paio di cose su questo libro. Un commissario come Castelli non lo si leggeva da un po', poliziotto al di sopra delle righe e che si fa amare per il modo in cui Girelli non solo lo descrive ma anche perché lo scrittore ci fa entrare nei suoi più intimi pensieri. La storia è finalmente una nuova storia, nulla di già sentito e nulla di già scritto. È la storia, ambientata a Torino, che racconta del ritrovamento di un feticcio nel Museo Egizio e della scomparsa di una ragazzina. Che avranno in comune questi due fatti? Castelli ha poco tempo per scoprirlo perchè a breve arriverà il Papa in città per l'esposizione della Sacra Sindone. Giallo che mi ha tenuta incollata fino all'ultima pagina dove Girelli scrive fine anche se ormai tutti sappiamo che dopo quella parola non tutto è perduto ma ha inizio, un nuovo capitolo sempre con Castelli! Vi consiglio di leggere questo libro se non lo avete ancora fatto! Voto 9/10. Nove perchè caro mio Girelli alla fine mi hai fregata. Non vi fate ingannare da questo scrittore. State attenti!
