Novembre 1944. L'ingegnere tedesco Rudi Graf, disilluso e preoccupato, deve sovrintendere al lancio dei missili V2 su Londra. Kay Caton-Walsh, ausiliaria dell'aeronautica militare britannica, è scampata all'esplosione di uno di questi micidiali ordigni e, armata solo di un regolo calcolatore e delle tavole dei logaritmi, deve localizzare e distruggere le basi di lancio dei V2. In una corsa contro il tempo, le vicende dei due protagonisti viaggiano in parallelo su fronti opposti. Ma in guerra è difficile capire di chi ti puoi fidare.
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Il missile V2 è stato il precursore di tutti i missili balistici e fu ampiamente utilizzato dalla Germania nazista a partire dal 1943 e fino alla fine della seconda guerra mondiale senza che potesse avere tuttavia un’incidenza sul decorso della stessa. Il libro di Robert Harris parla delle manovre adottate nel 1944 dagli inglesi per contrastare la pioggia di V2 che cadevano inesorabili sulla loro capitale e sul grande porto belga, cercando di distruggere i siti di lancio ubicati sulla costa olandese. Il romanzo ha un incipit felicissimo, con una coppia a letto sulla cui casa a Londra cade uno di questi missili. Si salvano entrambi, lui con diverse fratture, lei con un graffio; entrambi prestano servizio nell’Aeronautica, lui come commodoro, lei quale ufficiale addetta alle interpretazioni delle fotografie aeree. Inizia così la narrazione coinvolgendo, un capitolo per ognuno, da un lato Kay Caton Walsh, l’ufficiale ausiliario di cui sopra, e dall’altro l’ingegnere tedesco Rudolf Graf, il padre, insieme a Werner von Braun, di quest’arma micidiale. E’ un romanzo dove la trama è predominante, perché se è vero che i due protagonisti, Kay Caton Walsh e Rudolf Graf destano simpatia (lei una bella donna in cerca di un uomo con cui costruire la sua vita, lui un talento della fisica profondamente disilluso), tuttavia l’autore non approfondisce più di tanto la loro psicologia, tutto preso come è a far scorrere senza intoppi e nel migliore dei modi la vicenda. Il bello è che i due personaggi, che lavorano ovviamente distanti l’uno dall’altro, a guerra finita si incontreranno, lasciando intuire che non si tratterà di un contatto occasionale. E anche in questo il romanzo non brilla per originalità, per quanto la soluzione sia una di quelle che in genere è particolarmente apprezzata dai lettori.
A mio parere la qualità di questo romanzo di Harris è di molto superiore a quella dei suoi lavori più recenti. Forse come non mai in precedenza, l'autore è stato in grado di sviluppare una storia perfettamente integrata con il contesto storico nella quale era ambientata. Durante la lettura ho trovato diversi aspetti interessanti che ho deciso di approfondire tramite i riferimenti bibliografici indicati dall'autore.