Una vita apparentemente perfetta

Conoscevo Michelle Hunziker per il suo sorriso travolgente e gioia di vivere. Il libro mi ha aperto la mente su un mondo spietato, quello delle sette, fatte da persone subdole, che sulle proprie fragilità speculano per annientare ogni forma di pensiero autonomo e di ribellione. Michelle da ragazza lascia la Svizzera per un futuro artistico da vivere in Italia. Porta con sé tante ferite: l'alcolismo del padre, il bullismo scolastico, il carattere autoritario della madre e tanta voglia di affetto. Un affetto che ha sempre cercato e che per caso crede di aver trovato in Clelia, una pranoterapeuta che trasmette energia, positività e dona equilibrio attraverso il prana. Presto si troverà coinvolta in un incubo in cui è difficile venirne fuori. Pian piano allontana tutte le persone care, amici, colleghi. Sola a vivere un'esistenza che non ha scelto.

Ho pianto. Dio, quanto ho pianto, e quanto amo questo libro. Posso solo dire che mi ha cambiato la vita, e la prospettiva sulla felicità e il percorso che porta ad essa. In una parola, Grazie.

La verità di questa biografia mi ha sconcertata. Non immaginavo che una donna di spettacolo celasse un retroscena così inquietante. Percorso spirituale e rapporto conflittuale con il padre, il marito, la madre e ogni forma di relazione affettiva. Mai toccando, nemmeno lontanamente, il contatto sacro e viscerale con la prima figlia. Amore assoluto e incontaminato. Puro come la salvezza e la consapevolezza di quanto bene abbia sempre circondato il suo lato oscuro. Complimenti per il coraggio a questa figlia/mamma/moglie.