Qual è l’elemento che trasforma una canzone tout court in una canzone di protesta? Con questo interrogativo Ceschi entra subito nel vivo dell’argomento, definendo l’oggetto della ricerca attraverso tre importanti requisiti essenziali. Innanzitutto una canzone di protesta nasce, come ogni opera d’arte, dalla sensibilità dell’artista, capace di leggere paure, inquietudini e bisogni della sua contemporaneità. A questo si lega la possibilità che l’autore sia un portavoce incidentale e quindi sciolto da qualsiasi coinvolgimento politico o partecipazione ad una forma di opposizione strutturata. La canzone di protesta è, pertanto, nella sua genesi una presa di coscienza del singolo e ciò fa sì che sia fruibile da un ampio spettro di ascoltatori, a prescindere dalle posizioni politiche di questi. Entra in gioco così il terzo, e più importante elemento: il ruolo attivo del pubblico, che si declina a sua volta in attività ben precise come l’ascolto, la decifrazione del messaggio, l’elaborazione e la diffusione. Quest’ultima decreterà poi il successo del brano e la sua iscrizione nell’albo della memoria. Dentro questo libro vengono riprese le pagine più importanti della storia musicale americana, che ha saputo condizionare anche quella europea. Sono musiche diventate per molti un veicolo comune di contestazione e protesta pacifica, ed affermatesi per l’aspetto politico piuttosto che per quello strettamente melodico, a dimostrazione, come sottolinea l’autore, che gli artisti sono da sempre i primi ad abbracciare i cambiamenti nel rispetto e nel dialogo con il popolo. Un’altra musica è dedicato a chi rivoluzionario lo è stato e a chi lo è ora, ma ancora non sa di esserlo, con riflessioni e spunti critici che permettono di continuare questa indagine sulle canzoni di protesta, non dimenticando di alimentare la fiamma del risveglio delle coscienze.
Un' altra musica. L'America nelle canzoni di protesta
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Come si definisce una canzone di protesta? A partire da questo interrogativo, Matteo Ceschi decostruisce tre brani leggendari - "This Land Is Your Land" di Woody Guthrie, "Blowin'in the Wind" di Bob Dylan e "Kick Out the Jams" degli MC5 - per comprendere i processi che tramutano una canzone in inno generazionale e le dinamiche attraverso cui, nel corso dei decenni, diversi tipi di pubblico si appropriano di un brano per portare avanti le loro cause. Ad arricchire il testo, numerose interviste realizzate per l'occasione con alcuni autori e interpreti tra cui: Wayne Kramer (chitarrista e fondatore degli MC5), Jimmy Collier (folk singer allievo di Pete Seeger e Martin Luther King) e Joe McDonald (musicista country protagonista a Woodstock).
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Anno edizione:2018
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Alessandro Fiori 04 maggio 2020
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