La ferrovia sotterranea - Colson Whitehead - copertina
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National Book Award - Narrativa - 2016
Premio Pulitzer - Narrativa - 2017
La ferrovia sotterranea
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Descrizione


Vincitore del Premio Pulitzer per la narrativa 2017
Vincitore del National Book Award per la narrativa 2016
Candidato al Man Booker Prize 2017

«Il tipo di romanzo che ci ricorda perché siamo diventati lettori»Claudia Durastanti, Vanity Fair

«Un capolavoro»Daria Bignardi

Nella Georgia della prima metà dell'Ottocento, la giovane schiava nera Cora decide di tentare la fuga dalla piantagione di cotone in cui vive in condizioni disumane, e insieme all'amico Caesar comincia un arduo viaggio verso il Nord e la libertà. Servendosi di una misteriosa ferrovia sotterranea, Cora fa tappa in vari stati del Sud dove la persecuzione dei neri prende forme diverse e altrettanto raccapriccianti. Aiutata da improbabili alleati e inseguita da uno spietato cacciatore di taglie, riuscirà a guadagnarsi la salvezza? Con questo romanzo Colson Whitehead offre una testimonianza scioccante – e politicamente consapevole – dell'eterna brutalità del razzismo, e al tempo stesso dà vita a un'appassionante storia d'avventura che per ritmo e colpi di scena ricorda i western pulp di Quentin Tarantino, e che ha al centro una moderna e tenacissima eroina femminile. Unica opera degli ultimi vent'anni a vincere sia il National Book Award che il Premio Pulitzer, La ferrovia sotterranea è già un classico. Nel 2021 ne è stata tratta una serie tv diretta dal Premio Oscar Barry Jenkins.

Dettagli

12 maggio 2021
376 p., Brossura
The underground railroad
9788869982682

Valutazioni e recensioni

  • Antonio M.
    storia bellissima da leggere assolutamente.

    L’autore magistralmente ci riporta indietro nel tempo ai tempi della terribile schiavitù negli Stati Uniti, incentrando la trama sull’arco di trasformazione della protagonista Cora, bambina nata schiava e figlia di una schiava (la madre) e nipote di una nata libera e ridotta in schiavitù (la nonna), che abituata a pensarsi come proprietà di qualcuno, perché ad una schiava si attribuisce un valore e un possesso, piano piano diventa una persona LIBERA, con continui cambi di scena, a volte prevedibili e a volte meno, ma raccontati con uno stile che rende piacevole la lettura. Attraverso la trasformazione della protagonista, l’autore ci mostra la trasformazione degli Stati Uniti, con tutte le distorsioni che si sono succedute nel tempo e che ancora oggi permangono nella cultura statunitense……”fa più paura un uomo(di colore) che sa, piuttosto che un uomo(di colore) con un’arma”…..assolutamente da leggere.

  • Giusi
    Bellissimo libro

    L'ho letto perchè nella lista dei 100 libri migliori dell'ultimo secolo del NYTimes e capisco perchè ne faccia parte. Bellissimo libro, lettura scorrevole, personaggi interessanti, e si imparano molte cose sulla schiavitù negli stati uniti d'america, la vita nelle piantagioni, ecc Alla realtà è stata aggiunta un po' di fantasia (la ferrovia sotterranea), che rende la storia più accattivante. Lo consiglio vivamente.

  • Carlotta
    Una piccola delusione

    Entusiasmata dai premi vinti avevo grandi aspettative. Ho trovato il libro abbastanza deludente. Sebbene sia scritto molto bene e si legge con grande piacere nonostante i temi trattati siano molto pesanti, la trama non è mai riuscita a coinvolgermi del tutto. Probabilmente va letto non tanto come un romando ma come un reportage e quindi apprezzare principalmente le nozioni che vengono trasmesse al lettore che sono molto interessanti e relative ad un periodo molto buio della storia.

Conosci l'autore

Foto di Colson Whitehead

Colson Whitehead

1969, New York

Scrittore statunitense, vincitore di numerosi premi, è erede del romanzo postmoderno, della saturazione mediatica che diventa meditazione sulla storia e sul suo assorbimento nella cultura del consumo. Ne L’intuizionista (Mondadori, 2019) gli ascensori diventano simbolo di sviluppo verticale e di un’ansia di promozione sociale che seduce anche i neri. Dopo John Henry Festival (Sur, 2018) mostra un mondo minacciato da un nuovo razzismo, di cui la cultura delle merci si fa veicolo e in cui la pubblicità è la principale fonte di ispirazione nella vita delle persone, mentre il postapocalittico Zona Uno (Einaudi, 2013) destruttura il genere horror. La ferrovia sotterranea (Sur, 2016) è stato un successo internazionale che gli è valso il Pulitzer...

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