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Recensioni L' assassinio del Commendatore. Libro primo. Idee che affiorano

Recensioni: 5/5
Un pittore che sa intuire i segreti dietro i volti delle persone che ritrae. Un quadro inquietante di un grande maestro ritrovato dopo decenni in un sottotetto. Una casa nel bosco circondata da strani vicini. E una campanella che inizia a suonare tra gli alberi nel cuore della notte... Dopo 1Q84, Murakami Haruki è tornato per ricordarci che, per quanto i tempi possano sembrare oscuri, sarà la forza delle nostre fragilità a salvarci.

«Murakami dipinge l'abisso interiore del suo protagonista con movimenti circolari, mettendo in scena un gioco, profondo non meno che arguto, di specchi e doppi, magia e realtà, mistero e indagine psicologica»Rolling Stone

«Ne "L'assassinio del Commendatore" il genio di Murakami si muove magistrale tra realtà e allucinazione»Der Spiegel

Una borsa con qualche vestito e le matite per disegnare. Quando la moglie gli dice che lo lascia, il protagonista di questa storia non prende altro: carica tutto in macchina e se ne va di casa. Del resto che altro può fare? Ha trentasei anni, una donna che l'ha tradito, un lavoro come pittore di ritratti su commissione che porta avanti senza troppa convinzione dopo aver messo da parte ben altre aspirazioni artistiche, e la sensazione generale di essere un fallito. Così inizia a vagabondare nell'Hokkaidō, tra paesini di pescatori sulla costa e ryōkan (le tipiche pensioni a conduzione famigliare giapponesi) sulle montagne. Finché un vecchio amico gli offre una sistemazione: potrebbe andare a vivere nella casa del padre, lasciata vuota da quando questi è entrato in ospizio in preda alla demenza senile. Il giovane ritrattista accetta, anche perché il padre dell'amico è Amada Tomohiko, uno dei pittori piú famosi e importanti del Giappone: abitare qualche tempo nella casa che fu sua, per quanto isolata in mezzo ai boschi, è una tentazione troppo forte.
Quando si trasferisce lì, il nostro protagonista capisce che la sua decisione ha dato il via a una serie di eventi che cambieranno per sempre la sua vita... anzi, la sua realtà. Prima lo intuisce quando scopre un quadro che Amada Tomohiko aveva nascosto nel sottotetto subito dopo averlo dipinto, molti decenni prima: è una scena misteriosa e apparentemente indecifrabile, che però trasuda una violenza maligna e indicibile. Poi ne avrà la certezza quando, una notte, sente il suono flebile eppure inconfondibile di una campanella provenire dal folto del bosco. Facendosi coraggio decide di seguire quel suono che sembra aver attraversato dimensioni sconosciute: dietro un piccolo tempio abbandonato, in mezzo agli alberi, c'è un tumulo di pietre. C'è davvero qualcuno – o qualcosa – che agita una campanella lí sotto?
L'assassinio del Commendatore (di cui questo Idee che affiorano è il primo volume) è il grandioso ritorno di Murakami Haruki alle atmosfere fantastiche e sospese di "1Q84": un'indagine sulla forza riparatrice dell'arte e quella distruttrice della violenza; su come sopravvivere ai traumi individuali (ad esempio la fine di un amore) e a quelli collettivi (una guerra, un disastro); sul fare tesoro della propria fragilità e diventare ciò che si è.)
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