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Questo film nasce da un libro ufficialmente per adolescenti, ma praticamente dedicato anche ad adulti per gli spunti di riflessione che regala. In una società perfetta, con sentimenti ed emozioni condizionati e regolati da pillole e iniezioni, un mondo senza colori, "uniforme", un ragazzo, Jonas, è diverso dagli altri. E un uomo, il Donatore, è diverso dagli altri. Durante la cerimonia che porta i bambini della società a diventare adulti e ad essere assegnati ai lavori che faranno da quel momento in avanti, Jonas scopre di essere stato designato per il compito più difficile e solitario che nella società perfetta in cui vive sia mai stato assegnato. Solo l'arrivo di un neonato che rischia di essere "congedato" gli fa capire quale sia la vera scelta che deve fare. Un film che non è all'altezza del libro, ma che ha dalla sua la scelta oculata dei colori del film, un buon cast, e una storia comunque ben riportata e ben sviluppata. Per quanto il libro abbia bisogno dei suoi tre seguiti, il film potrebbe benissimo reggersi da solo come stand alone. Gli spunti di riflessione che regala sono comunque il suo punto di forza, in una distopia davvero interessante.
Corredato da una ricercata fotografia (ci sono inserti naturalistici ripresi da noti documentari) The giver è una valida alternativa al 'catastrofismo' che contraddistingue le più note produzioni in ambito sci-fi di oggi. Anche rispetto ad altre distopie si discosta per alcuni spunti di originalità che non guastano anche se, dopo tutto, una delle idee di base è del tutto simile al sottovalutatissimo Equilibrium. Nel complesso un film un po' più originale del solito che ci dimostra come sia possibile limitare la violenza ed avere comunque un buon ritmo narrativo.
Recensioni
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