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Anno edizione: 2015
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Versione del Macbeth che non convince appieno. Sotto il profilo musicale, non essendo un esperto, non posso che limitarmi a rimarcare come manchino le bellissime musiche "ballabili" del terzo atto, oltre al coro "Ondine e silfidi", di cui non si capisce il motivo del taglio. Il cast non è al top della forma. Buona l'interpretazione di Dimitra Theodossiou e Giorgio Giuseppini, sia come attori che come cantanti, mentre il protagonista, pur essendo ben recitato da Giuseppe Altomare, vacilla un po' sotto il profilo del canto. La regia di Dario Argento, mio mito fino a un certo punto della sua carriera (dopo il quale ho continuato a seguirlo ma non sono più riuscito ad amarne i film) è ordinaria. Masse statiche, ambientazione anonima, scenografia bruttina come anche gli abiti di scena. L'effetto speciale usato nel finale è ridicolo, nulla aggiunge alla rappresentazione e si poteva evitare. Suggestiva invece la rappresentazione dell'omicidio di re Duncan (scena in genere non mostrata, che si svolge dietro le quinte), che si concretizza in una citazione di Profondo Rosso, secondo me molto ben riuscita. La cosa che però mi è piaciuta meno è stata la scelta di far interpretare le streghe a tre ballerine nude, volgarmente truccate, che non fanno che dimenarsi sul palco con delle espressioni del volto che vorrebbero essere truci ma a lungo andare sono solo ripetitive e irritanti, mentre il coro femminile (che avrebbe dovuto interpretare le streghe) è in abiti da popolane e resta sullo sfondo, togliendo così all'opera il suo "quarto protagonista".
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