Jane Eyre

Un grande classico che non vi deluderà ! L’ho amato

Il libro si apre sulla difficile infanzia della nostra eroina, Jane Eyre. Essa è orfana, odiata da tutti e bullizzata dai cugini in quasi ogni modo possibile, le viene rinnegata ogni forma d’amore e, in più, viene lasciata alle cure di un istituto di carità dove le punizioni, l’indottrinamento, la fame e la morte sono all’ordine del giorno. Se fosse un YA probabilmente diremmo: “è la formula perfetta per un villain!”. Jane invece è appassionata, coraggiosa, vogliosa della libertà e dell’indipendenza! Non a caso, conclusi gli studi diventa prima insegnate e poi istitutrice presso Thornfield Hall. Ad accorgersi del suo carattere e, a rispettarlo per la prima volta, è il proprietario del maniero, Mr. Rochester. I due si punzecchiano spesso, ricordandosi a vicenda quanto siano sgraziati e poco avvenenti. In contrasto con tutto ciò che è canonico nei romanzi coevi, Rochester e Jane non sono belli e perfetti e hanno un loro modo di comunicare che mi ha sempre dato l’idea di qualcosa di molto personale e intimo. Thornfield Hall è un maniero isolato, misterioso e silenzioso, dove il passato ritornerà con le sembianze di una figura spettarle e che darà lo slancio a Jane di andare verso la tanto agognata indipendenza, per poi tornare, una volta completato il suo percorso di crescita e maturazione. Il tutto verrà concluso da un lieto fine, ma solo dopo che tutti, per la legge del contrappasso, avranno “ciò che si meritano”. Jane Eyre è una sorta di biografia dell’autrice e ricalca tutti i momenti importanti della sua vita, basta conoscere un po’ la sua storia per comprenderne tutti i riferimenti. Personalmente credo che, con questo romanzo, la Brontë abbia voluto regalarsi un lieto fine che, come sappiamo, non vivrà mai davvero.

Mi è piaciuto davvero tanto