La ragazza sbagliata

Trama originale per questo bel giallo che vede un cronista di nera colto dal sospetto, dopo anni, di avere fatto condannare una innocente per assassinio anche a causa dei suoi tambureggianti articoli su di un quotidiano locale. Allora comincia ad indagare nuovamente ed a ricostruire le prove a carico e gli alibi delle persone coinvolte, fino a scoprire la verità. Ne nasce un rapporto di fiducia con la ragazza che era stata condannata ingiustamente e che probabilmente negli episodi successivi si tramuterà in un sentimento più profondo.

Simi resta una vera piacevolissima scoperta. Per la fluidità della scrittura ma anche per la capacità di affrontare il tema scottante della tutela del diritto di informazione. La soluzione si inquadra nel complesso panorama degli anni 70, sfiorando fatti realmente accaduti.

Il giornalista Dario Corbo ha perso il lavoro, la famiglia e anche la casa. Ha problemi economici ed è in questo contesto che viene contattato dal magistrato Lavinia Monforti che gli fa una proposta. Si tratta di riprendere in mano un vecchio caso, un caso che lui conosce bene perché se ne è occupato ventitré anni prima quando, all’inizio della carriera, lavorava come praticante di nera. Dopo qualche esitazione Dario si butta anima e corpo nelle indagini. In questo romanzo si mette in discussione il potere della magistratura e l’influenza che ha sull’opinione pubblica qualsiasi notizia di stampa. Si ripercorre un’epoca, ci si mette in discussione. La lettura è piacevole, scorrevole e piena di spunti di riflessione. Consigliato.