Idol. Vip series. Vol. 1

Idol è il primo volume della serie VIP chiamata così perché i protagonisti fanno parte del mondo dello spettacolo e più precisamente dei Kill John, la band rock più famosa al mondo. Le vicende sono raccontate attraverso i punti di vista dei due protagonisti in prima persona cosa che sto iniziando ad apprezzare sempre di più. I protagonisti sono Killian, il cantante dei Kill John e Liberty, una ragazza comune che per un caso fortuito si scontra con il famoso cantante. Devo ammettere che inizialmente (un po’ per le interazioni e un po’ i modi di fare) i due protagonisti sembravano due adolescenti, quando poi hanno reso palese la loro età finalmente mi sono resa conto che erano due adulti. Con il procedere della lettura, ho apprezzato di più i due protagonisti, Killian sta cercando di superare il tentato suicidio del suo amico (che poi diventerà il protagonista del terzo libro) e di tornare a fare musica mentre Liberty cerca di superare la morte dei suoi genitori e uscire fuori dal suo guscio. La storia è praticamente divisa in una parte dove Killian e Liberty si frequentano isolati dal mondo e in quella dove i due sono sotto le luci della ribalta. Ho apprezzato entrambe le parti e che la musica non si limita ad avere un ruolo marginale. Si respira musica per tutto il romanzo (anche citando canzoni). Avrei però eliminato qualche scena di sesso e il continuo menzionare parti del corpo che dopo un po’ tendono ad appesantire la lettura e a risultare inutili ai fini della storia. Sicuramente presenta aspetti insoliti come il fatto che Killian non è il tipico musicista arrogante, viziato ed egoista anzi fa di tutto per supportare Liberty sia nella sua nuova carriera che anche psicologicamente quando cerca di farla credere in se stessa. Avendo letto anche il primo volume della serie Game on, ho notato che l’autrice tende a far accadere le cose un po’ troppo velocemente come per esempio l’amore tra i due protagonisti ma almeno qui è reso più credibile.

Il libro mi è piaciuto molto, i due protagonisti principali mi hanno fatto divertire tantissimo. Trovo che l'autrice sia riuscita nell'intento di creare dei personaggi profondamente reali, perché sono pieni di contrasti e paradossi, ma la cosa non li rende poco credibili, anzi, tutt'altro!

IDOL mi è piaciuto da impazzire e so che sembrerà incoerente con quello che dirò più avanti, ma mi è piaciuto davvero, davvero tanto. Sarà che sono particolarmente legata al mondo della musica e del rock e forse questo mi ha aiutata a immedesimarmi a pieno, tanto da fangirlare come una teenager al concerto di Shawn Mendes. Ma, per quanto io abbia amato questo romanzo, non posso sorvolare sugli aspetti negativi. Al di là della traduzione, che presenta alcuni difetti che non sono riuscita a digerire, ciò che mi ha lasciata attonita sono le scene di sesso. Non disdegno mai le descrizioni intime in un romance, nemmeno quelle più esplicite, purché siano narrate con eleganza, ma qui si rasenta il cattivo gusto. Nel testo viene fatto un uso spropositato delle parole "ucce*lo", "pise*lo" e "pa*le" tanto da fare sembrare che il libro sia scritto da due persone differenti. Inoltre, molte delle descrizioni, se non alcune scene in sé, mi sono sembrate superflue: per esempio, viene riservata addirittura quasi un’intera pagina (e non scherzo) per descrivere il membro bronzeo di Killian. È un peccato, davvero. Perché le scene dove invece parlano di musica, suonano e cantano sono da mozzare il fiato, quasi poetiche. Mi sono emozionata e commossa in più punti, ho gridato, sofferto, riso e amato questa storia con tutta me stessa. Se le scene di sesso fossero state ridotte o, perlomeno, scritte meglio sarebbe stato un romanzo perfetto. I protagonisti si fanno davvero amare, Libby è una forza della natura, scontrosa e dura fuori, ma dentro dolce e fragile come una meringa. Killian è il tipico ragazzo con in testa solo la riproduzione e la musica, ma è capace di atti di estrema dolcezza che fanno spezzare il cuore. Vivere il loro amore è stata una montagna russa di emozioni e sensualità, e non vedo l'ora di leggere gli altri volumi della serie, in particolar modo a quello su Scottie. In conclusione, consiglio IDOL a chiunque abbia avuto, almeno una volta nella vita, una cotta per una rockstar; a chi ama la musica rock ed è affascinato da questo mondo matto e incasinato; ma anche a chi vuole vivere una storia passionale, struggente, piena di alti e bassi, ma che non può non rimanervi incollata al cuore.