Voi mi chiedete se l'amavo

In questo quarto e ultimo romanzo del Diario Vittoriano, ritroviamo la storia dove l’abbiamo lasciata nel precedente volume. Kiran ancora in lutto per la morte di Flossie, ha vendicato la sua vita e ne ha salvate altre a modo suo, visto che a quanto pare la giustizia per la povera gente non verrà mai fuori. Nel frattempo, c’è chi trama contro di lui e lo vuole incastrare per reati gravi non commessi, tra i quali: omicidio e abuso di minore. Con la morte della Regina, Kiran ormai si ritrova nuovamente solo, contro una società che non l’ha mai veramente accettato Dalla sua parte solo Robert, Jack e la famiglia di Robert. Deve combattere anche l’accusa di sodomia e deve costantemente guardarsi alle spalle. In più l’antico nemico che abusò di lui continua a cercarlo, a volerlo nuovamente per se, e il pericolo non sembra mai finire con lui. Soprattutto quando Kiran continua a salvare altri bambini dalle sue terribili grinfie. Più volte attenteranno alla sua vita e la sua unica mossa non può essere altro che andare via e proteggere tutte le persone che ama. Londra forse non ha più un posto per lui. . Nel frattempo, oltre a doversi guardare dai nemici pericolosi fisicamente, deve guardarsi anche da quelli pericolosi sotto altri aspetti: Catherine. Catherine che filtra la posta di Robert e non li fa comunicare per molto tempo. Catherine che arriva a filtrare anche la posta della famiglia di Robert. Catherine che non fa altro che muovere tutti come se fossero pedine di una sua personale scacchiera piena di bugie e sotterfugi. Catherine che ha messo contro loro anche Margaret. Catherine che non si fermerà davanti a nulla, pur di rovinare Kiran, anche ferendo Robert e le loro figlie. . Sulla testa di Kiran e Robert pende una spada di Damocle, l’accusa di sodomia è sempre dietro l’angolo e vogliono assolutamente condannarli. In più Kiran rischia la morte per l’accusa di omicidio. Ma perché accanirsi così su due persone innocenti con l’unica colpa di amarsi? Sono tempi difficili nella Londra Vittoriana da poco diventata Edoardiana. Nel frattempo una piccola gioia entra nella vita di Kiran, ma deve proteggerla da un mondo crudele, falso e ipocrita. Riusciranno a liberarsi dalle accuse? Riusciranno a ritornare liberi? Riusciranno anche se in segreto, a continuare ad amarsi? Riusciranno finalmente dopo tanta sofferenza, a trovare un piccolo momento di felicità in una vita già difficile? . In un colpo di scena dietro l’altro, l’autrice non risparmia nulla al lettore e ai personaggi. Gli ostacoli che dovranno affrontare sono tanti e il lettore si ritroverà più volte con il fiato sospeso e le lacrime agli occhi. La narrazione è sempre suddivisa tra presente e passato raccontato tramite il diario che Robert scrive, mettendo nero su bianco tutta la loro storia. Robert per me è stato un personaggio un po’ da amore e odio. Da una parte capisco e comprendo le sue scelte, dall’altra invece no e le condanno. Condanno certi suoi comportamenti e frasi. Condanno i suoi sbalzi d’umore e le sue scenate di gelosia assurde a volte. Condanno il non saper accettare completamente le conseguenze delle proprie decisioni Condanno a volte il suo egoismo che ha portato quasi a una catastrofe. Condanno l’essersi lasciato fagocitare dalla società, anche se in parte capisco le sue motivazioni, per poi recriminare alcune scelte di Kiran. Diciamo che è un personaggio diviso tra due mondi, quello in cui lui vorrebbe vivere ma non può e quello in cui è costretto a vivere. E questa lotta interiore viene mostrata dall’autrice. . Kiran è un personaggio che si fa amare letteralmente da subito. Conquista con prepotenza il cuore dei lettori per non lasciarlo ma più. Infatti è il mio personaggio preferito dell’intera saga e a volte sono stata dell’idea che sarebbe stato più felice lontano e altrove. Kiran è un personaggio che non ha mai avuto un attimo di pace, tranquillità e felicità, se non da quando ha conosciuto Robert, la sua famiglia e i loro amici. Il destino è stato crudele fin dalla nascita con lui, per subire poi abusi atroci in giovane età, per essere poi perseguitato per il colore della sua pelle. Se Robert vive costantemente tra due mondi, Kiran vive in un singolo mondo: il suo. Kiran vive nel mondo reale, quello che desidera fare lo fa, non si lascia piegare o fagocitare da quello che la società impone alle persone. Non si lascia piegare da quello che loro ritengono giusto e adeguato in base alle posizioni. Kiran è un personaggio dal cuore d’oro, che darebbe la vita per le persone che ama e per le persone più bisognose. Kiran tratta tutti come suoi pari e farà di tutto per ripulire le strade di Londra, anche se alcune strade sembrano non voler lui. Kiran è un personaggio forte, coraggioso. Ogni volta che cade, lui si rialza più forte di prima. Quando sembra che il nemico stia vincendo, lui riesce a batterlo e non piegarsi. Ogni lettore non vorrà far altro che entrare nella storia e proteggerlo, a costo di fargli scudo con il proprio corpo. Kiran è un personaggio che ti emoziona, che ti conquista, che ti entra dentro al cuore e difficilmente se ne andrà mai via. . La fine personalmente l’ho trovata dolce e amara allo stesso tempo. Amara perché mi mancheranno veramente tanto, Kiran più che altro. Amara perché personalmente non accetto un comportamento di Robert verso la fine, mi sono sentita tradita io stessa come se fossi Kiran. Amara perché sotto certi aspetti ha vinto Catherine e questo non lo accetto. . Dolce perché alcune cose si sistemeranno, ma non posso dirvi cosa. Posso solo consigliarvi di lasciarvi avvolgere da questa meravigliosa saga e sognare di incontrare un giorno Lord Kiran di Lennox sulla vostra strada. Voto: 4.75/5.